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Pagellone VI.IT, portieri e difesa: molto bene Terracciano, Quarta goleador. Parisi in difficoltà

Natale, tempo di pagelle di (quasi) metà stagione per i calciatori della Fiorentina. Si comincia da portieri e difensori

La prima parte di stagione della Fiorentina, quinta in classifica in Serie A dopo 17 giornate, alla fase successiva di Conference League da prima del girone e ai quarti di Coppa Italia, ha visto un rendimento altalenante della difesa, con un exploit clamoroso di Kayode, un Quarta divenuto goleador e poche certezze arrivate dai neo acquisti. Questi i voti dei singoli della Fiorentina nel pagellone di Natale 2023 di LaViola.it:

TERRACCIANO, VOTO 7 Tra lo scetticismo di molti è rimasto il titolare della Fiorentina. E dopo un avvio un po’ titubante, come nelle sfide di Vienna, con l’Empoli o con la Juve, ha tirato fuori i panni di San Pietro risultando più decisivo che mai (rispetto al passato) in gare che hanno visto la squadra di Italiano fare punti anche grazie al proprio estremo difensore. Su tutte quella di Udine, con 3-4 parate miracolose, e quella con il Verona al Franchi, dove tra rigore parato e altri 2-3 interventi miracolosi ha deciso la partita; molto bene a Napoli e in gare come con Milan e Lazio.

CHRISTENSEN, VOTO 6 Sarebbe dovuto essere il nuovo numero uno della Fiorentina, visti anche i 5,5 milioni di euro investiti dalla Fiorentina per prenderlo dalla Bundesliga (dove era retrocesso con l’Hertha), ma l’avvio di stagione è stato tutt’altro che in discesa per il danese. Malino nelle uscite alte, in alcune respinte corte e/o centrali, non perfetta intesa e comunicazione col resto della squadra. Poi la svolta, con prestazioni buone col Genk a Firenze e ottime col Parma in Coppa Italia e a Budapest col Ferencvaros. La crescita si è vista. Nella seconda parte di stagione si attendono conferme.

QUARTA, VOTO 7 Molto bene in attacco, un po’ meglio dietro. La sua avventura a Firenze sembrava essere giunta al termine, ma con la sua permanenza ha scalato le gerarchie della difesa viola a suon di reti e prestazioni. E dire che la sua annata era cominciata con le solite ‘quartate’, come in amichevole con la Stella Rossa e perdendosi Krstovic col Lecce. Quando Italiano gli ha dato licenza di inserirsi e partire in attacco ha messo dentro reti pesanti, come a Udine, a Roma, con l’Atalanta, col Genk e col Cukaricki, propiziando anche gol di altri compagni come a Napoli in occasione della rete di Brekalo. Più attento in fase difensiva, con le ‘quartate’ ridotte, come con quella serataccia con l’Empoli o col Genk.

MILENKOVIC, VOTO 5,5 Non sembra essere la miglior stagione da quando è alla Fiorentina per Nikola Milenkovic. Diverse le gare in cui è andato in sofferenza, con qualche errore di troppo e soprattutto la fatica nel fare prestazioni alla Milenkovic. Da matita blu l’errore all’Olimpico con la Lazio, per un fallo di mano che è costato ai viola un punto.

MINA, N.G. Dopo aver saltato tutto l’inizio di stagione per un problema fisico accusato in Nazionale, ha trovato i primi minuti in maglia viola giocando quasi da centravanti. Buone le impressioni lasciate col Genk in Conference, propiziando anche il gol di Quarta che ha rimesso in piedi la partita, pessime quelle che dato col Parma in Coppa Italia. Normale l’ingresso a Monza.

RANIERI, VOTO 7 Si fa fatica a ricordare una prestazione negativa di Ranieri. Tanto che viene il dubbio sul perché a volte venga lasciato in panchina e non sia un titolare inamovibile della difesa viola. Personalità, grinta e abnegazione sono sempre al top, così come spesso risulta essere il migliore nella lettura preventiva difensiva. Per lui anche tre gol in Conference, due col Genk e uno col Ferencvaros.

BIRAGHI, VOTO 5,5 Meno incisivo del solito in fase offensiva, per quanto abbia messo a referto il primo gol della Serie A 2023-24 dei suoi a Genova. A inizio stagione ha pagato il buon avvio di Parisi, quando l’ex Empoli ha giocato nel suo ruolo, con diverse prestazioni sottotono anche per via di un problema fisico accusato a Frosinone e un altro in Nazionale. Diverse le sbavature in fase difensiva, tra diagonali mal riuscite e letture sbagliate, con tanti cross finiti nel nulla. Può far meglio.

DODO, N.G. Non era partita granché bene la sua stagione, con alcune prestazioni sottotono e diversi errori in fase difensiva uniti a scarsa lucidità in fase di spinta. Poi il grave infortunio, con rientro previsto tra qualche settimana (probabilmente mese).

KAYODE, VOTO 7 L’inizio di stagione di questo ragazzo, classe 2004, all’esordio tra i professionisti, è stata una vera e propria Ira di Dio. Clamorosa la prestazione col Genoa al debutto, tra discese, chiusure, diagonali e capacità di recuperare palloni facendo quasi sempre la cosa giusta nel far ripartire l’azione dei suoi. Straordinario a Napoli, decisivo col Cagliari tra un salvataggio sulla linea e l’autogol propiziato di Dossena,  decisivo nel suo ingresso col Genk in Conference o nel fare espellere Zalewski a Roma cambiando la partita dei suoi. Nel mezzo un problema fisico che lo ha tenuto fermo un mese, con qualche partituccia messa a referto prima di farsi male, con l’Empoli o a Frosinone ad esempio, con altri alti e bassi che sono fisiologici per un esordiente in Serie A.

PARISI, VOTO 5,5 Discreto l’avvio di stagione, soprattutto in fase di spinta, con partite importanti come al Maradona (al netto dell’errore sul rigore di Osimhen) o nel secondo tempo col Ferencvaros, quando contribuì a cambiare la partita dei suoi. L’infortunio di Kayode, con slittamento di Parisi a destra, è coinciso col suo calo. “Dobbiamo ringraziarlo perché ha giocato fuori ruolo e si è adattato”, ha detto di lui Italiano. Ma la lista degli errori commessi, risultati poi decisivi, è stata notevole: gol preso con la Juventus, gol e palo presi dal Genk a Firenze, primo tempo col Parma, rigore concesso al Milan, rigore concesso al Bologna e via discorrendo. Da quel filotto di gare giocate contro mano, poi, sembra doversi ancora riprendere.

COMUZZO, N.G. Che Italiano tenesse conto di questo ragazzo lo si era già capito in estate, quando spesso lo aveva schierato nelle amichevoli spendendo buone parole per lui. Degno di nota fare l’esordio in Serie A a Napoli, contro i Campioni d’Italia in carica, col punteggio in bilico. Ok il subentro da terzino destro in Conference. La stoffa sembra esserci.

PIEROZZI, N.G. Doveva essere lui il vice Dodo, dopo l’ottima annata vissuta in B alla Reggina. Poi, però, l’infortunio accusato in ritiro lo ha costretto a saltare tutta la preparazione, facendogli accumulare un ritardo di condizione mai recuperato. L’esplosione di Kayode, inoltre, non lo ha agevolato per ritrovare minutaggio.

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