Natale, tempo di pagelle di (quasi) metà stagione per i calciatori della Fiorentina. Si continua col pacchetto di attaccanti ed esterni offensivi
La prima parte di stagione della Fiorentina, quinta in classifica in Serie A dopo 17 giornate, alla fase successiva di Conference League da prima del girone e ai quarti di Coppa Italia, ha visto una notevole difficoltà degli attaccanti nel trovare il gol. Male Nzola, fin qui malino anche Beltran. Top Nico Gonzalez, da record, male quasi tutti gli altri esterni. Questi i voti dei singoli della Fiorentina nel pagellone di Natale 2023 di LaViola.it:
GONZALEZ, VOTO 7.5 9 reti in metà stagione sono un biglietto da visita decisamente importante. Molto più incisivo del solito, mai così prolifico, è stato spesso il ‘centravanti’ della Fiorentina. Infallibile dal dischetto, con una capacità di spiazzare il portiere con fare glaciale da far invidia ai migliori rigoristi del mondo. Sullo stacco di testa continua a sorprendere per la facilità con cui vola e resta in alto, segnando ben 3 reti in avvio di Serie A di testa. Decisivo nella rimonta sul Rapid Vienna a Firenze per l’accesso alla fase a gironi di Conference, spesso in grado di buttarla dentro quasi al primo tentativo. Sacrificio in campo? Lo stesso di sempre. Il suo rinnovo con la Fiorentina potrebbe voler dire futuro. Il presente, intanto, deve fare i conti con un infortunio rimediato a Budapest che speriamo possa essere smaltito in fretta.
SOTTIL, VOTO 5 Due prestazioni degne di nota, quella con la Salernitana con eurogol e assist e il secondo tempo col Parma, con gol su rigore del pareggio. Troppo poco. Da lui ci si aspetta di più, da anni tra l’altro. L’amletico dubbio ‘esploderà quest’anno oppure no?’ ha lasciato spazio al pessimismo. Le qualità ci sarebbero anche, ma per stare in alto in classifica la Fiorentina non può permettersi di attenderlo in eterno. Sempre che, prima o poi, esploda.
BREKALO, VOTO 4,5 Dopo il semestre della passata stagione, tra 3 pali e qualche guizzo, questa sarebbe dovuta essere la sua stagione. L’ottimo impatto che ebbe al Torino non ha trovato conferme. Ogni volta che ha avuto la sua occasione ha toppato, tranne a Napoli, quando ha messo a segno il suo primo e unico gol in maglia viola. Troppo poco, decisamente troppo poco.
IKONE, VOTO 5 Qualche lampo, come l’eurogol al Cukaricki e quello decisivo col Ferencvaros a Firenze o il rigore da tre punti procurato col Bologna. Poi pochissimi alti e tanti bassi. Da matita blu il gol divorato a Monza. E soprattutto la sensazione che quel salto di qualità che ci si attendeva dal francese non sia nelle sue corde.
KOUAME, VOTO 6 Il ‘soldatino’ di Italiano, dove lo mette sta, e il suo bene o male sempre lo fa. L’ivoriano anche in questo avvio di stagione si è confermato risorsa importante per la Fiorentina. Non così decisivo come lo fu l’anno scorso, quando in varie partite tenne in piedi la baracca viola, ma comunque sempre prezioso, sia da esterno che da punta. Per Kouame ‘solo’ 1 gol, pesante, contro l’Atalanta, quello del 3-2, e l’assist per il gol di Quarta a Roma. Non tecnicamente eccelso, ma sempre combattivo e prezioso, anche quando è stato schierato centravanti.
NZOLA, VOTO 5 Qualche timido segnale di crescita c’è stato, ma il piatto piange. Bene a Marassi all’esordio o a Napoli, poi tante prestazioni incolore o completamente sbagliate. A Frosinone si mangiò 2-3 gol clamorosi, così come col Rapid in casa. Bello il gol che ha avviato la rimonta col Parma in Coppa Italia, gara in cui si era mangiato una rete da due passi nel primo tempo. Fin qui 1127 minuti totali tra Serie A, Coppa Italia e Conference League per sole 3 reti.
BELTRAN, VOTO 5,5 Anche per l’argentino il piatto non sorride. Per lui fin qui 1069 minuti totali tra Serie A, Coppa Italia e Conference League per sole 5 reti. Nel suo caso ci sono più alibi, come l’essere arrivato dall’altra parte del Mondo e l’avere caratteristiche che non sono propriamente quelle della prima punta. Buoni spunti tecnici, ma poca incisività. Qualche segnale di crescita, anche per lui, c’è stato, con due gol da sei punti tra Verona e Monza che lasciano ben sperare.

Di
Gianluca Bigiotti