Serata magica per la Fiorentina, che batte 5-1 la Roma e vola al 4° posto. Benissimo anche Beltran
De Gea: 6,5. Pronto su un paio di situazioni in avvio, poi fa una gran parata sulla punizione di Dybala perché vede sbucare la palla all’ultimo dopo aver fatto un passettino dalla parte opposta.
Dodo: 7. Un’altra prova straripante sulla destra, crea sempre superiorità con discese costanti. E fa espellere Hermoso con una delle sue incursioni.
Comuzzo: 8. Un muro, una prova clamorosa soprattutto per come regge fisicamente l’urto con un gigante come Dovbyk. Vince praticamente ogni duello ed è provvidenziale due volte, su Cristante e su Pellegrini, quando si immola sulle conclusioni avversarie. Fa un po’ preoccupare per quella torsione innaturale della caviglia nel finale.
Ranieri: 7. Anche lui solidissimo dietro, se la Fiorentina non rischia quasi nulla è anche per alcuni interventi del suo capitano.
Gosens: 7. Dietro non rischia niente e affonda quando può, impegnando due volte Svilar inserendosi da attaccante aggiunto. Quanta personalità.
Cataldi: 7. L’equilibratore del centrocampo, va a coprire ogni spazio tra le linee e sulle fasce e recupera tanti palloni. In più si inserisce in avanti, come quando sfiora il gol chiamando Svilar alla gran parata al 20′.
(dal 55′ Richardson: 6,5. Entra bene, con la partita già in discesa. Prova ad entrare nel tabellino, senza riuscirci)
Adli: 7,5. Lucidissimo quando deve liberarsi anche di due avversari, dà tanta tranquillità in mezzo e fa valere la sua qualità quando si proietta in avanti. Bello l’assist per il poker di Bove.
(dal 74′ Quarta: 6. Entra mediano, dà il suo contributo).
Bove: 9. Decide di non esultare per rispetto della sua Roma, ma una serata così probabilmente se la ricorderà per tutta la vita. Una prestazione mostruosa tra corsa, determinazione e alta qualità: se Mourinho lo ha lanciato, Palladino sta avendo il merito di trovare il vestito perfetto per un vero todocampista. È lui ad avviare l’azione che sblocca la partita con una bella giocata, poi si guadagna il rigore che manda ko la Roma. Bella, a seguire, la fuga e l’assist perfetto per il tris di Kean. Alla fine il gol, bellissimo per controllo e lucidità, è la ciliegina su una torta già da leccarsi i baffi.
(dal 66′ Sottil: 7. Negli spazi larghi la Roma non lo prende mai. Chiama Svilar alla gran parata appena entrato, sfiora il gol nel finale).
Beltran: 8. Un’altra grande prova da trequartista, parte subito con un paio di giocate di fino e con una di queste manda Kean all’1-0. Su un altro bel cross il compagno non ci arriva per centimetri, poi si presenta dal dischetto per il raddoppio. Non molla mai, ‘morde’ ogni avversario e poi avvia l’azione del poker.
(dal 66′ Kouame: 6,5. Entra e dà una mano anche con generosità, trova il gol anche se la deviazione di Hummels la trasforma in autorete del tedesco)
Colpani: 7. Inizio straripante, Angelino non lo prende mai e viene sostituito alla mezz’ora. È lui a mandare in porta Cataldi al 20′, l’unica mezza sbavatura è la pressione un po’ troppo blanda sul gol di Kone. Ma anche lui fa una gran prova anche di sostegno ai compagni.
Kean: 8,5. Doppietta d’autore in una serata magica per la Fiorentina. Bellissima la giocata con cui apre l’azione del vantaggio, trovato con un bel diagonale. Dopo due occasioni non sfruttate, è ancora ‘affamato’ per andarsi a prendere la rete del tris anticipando anche Colpani. In più fa ammattire N’Dicka e compagni per tutta la partita.
(dal 74′ Ikonè: 6. Prova a fare qualcosina ma senza riuscirci)
All. Palladino: 9. Cosa sta cucinando Raffaele. Quinta vittoria di fila tra campionato e Conference, 15 gol fatti nelle ultime 3 gare, 4 vittorie e un pari nelle ultime 5 di Serie A. La sua Fiorentina ha ormai trovato identità, movimenti, sincronismi. Soprattutto il sorriso nelle giocate, l’autostima, la personalità. E anche la Roma cade al Franchi in un big match che sapeva tanto di prova di maturità, come aveva detto il mister nel pre-gara. Beh, esame superato con un bel 10 e lode. Juric, uno dei suoi mentori, non è mai riuscito a limitare l’esuberanza dei ragazzi viola, che sembravano giocare in 22 contro 11 sul prato del Franchi. Un piacere vedere giocare questa Fiorentina.
Di
Marco Pecorini