La Fiorentina rischia ma poi vince in rimonta contro il Polissya. Bene Fazzini, segnano Dodo e Ranieri. Male Marì, Ndour e Parisi
De Gea: 5,5. Sul primo gol l’errore grave è di Comuzzo, ma anche lui si avventura al limite dell’area su una palla non particolarmente veloce. Non può arrivare sul raddoppio ucraino, una smanacciata nella ripresa da ordinaria amministrazione. Nel finale altra incomprensione con Pablo Marì.
Comuzzo: 4,5. Una copertura folle sul primo lancio lungo complica tremendamente la serata alla Fiorentina. Solo a fine primo tempo si scrolla di dosso psicologicamente quanto accaduto.
(dal 64′ Pongracic: 6. Tiene senza particolari affanni dietro e dà una mano alla manovra)
Pablo Marì: 5. Respinge di testa, da solo, sui piedi dell’avversario per il raddoppio ospite. Non è l’unica indecisione del primo tempo, nella ripresa un po’ meglio. Fino al colpo di testa che porta al 3-2 di Dzeko.
Viti: 6. Dalle sue parti gestisce gli avversari, alterna cose buone ad altre imprecisioni in costruzione.
(Dall’85’ Ranieri: 6,5. Torna in campo dopo il cambio di Cagliari per scelta tecnica, in pochi secondi sigla il 2-2 con un bell’inserimento sul secondo palo. A seguire anche la bella sponda per il vantaggio)
Dodo: 6,5. Suo il gol che alleggerisce la pressione nel finale di una gara complicata. Ma per il resto tanti errori tecnici nel primo tempo, quando rallenta troppo i ritmi di gioco cercando di sfidare anche gli avversari in raddoppio. Più rapido anche nella testa nelle giocate della ripresa, fino alla rete.
Mandragora: 5. Prima da titolare, nel primo tempo fatica e non riesce con la squadra mai ad accelerare. Poco anche nella ripresa.
(dal 64′ Sohm: 5,5. Entra così e così, dando più dinamismo ma non trovando sempre la posizione giusta in campo)
Fagioli: 6. Sempre nel vivo del gioco, tanti palloni recuperati e gestiti. Qualche errore qua e là, ma nel complesso tra i pochi a salvarsi anche nei momenti più bui della partita.
Ndour: 5. Un paio di percussioni interessanti, ma anche troppa confusione tattica in una Fiorentina disastrosa nel primo tempo.
(dal 46′ Gudmundsson: 6. Il suo ingresso dà più senso alla Fiorentina, con movimenti e triangolazioni che aiutano ad alzare il baricentro. C’è il suo zampino nell’1-2 che rimette in gara i viola)
Parisi: 5. Prova a mettere ritmo ma con poca lucidità. Dà poco nelle due fasi e si accomoda in panchina all’intervallo.
(dal 46′ Gosens: 7. A sinistra c’è un abisso tra titolare e riserva. Stasera l’ennesima dimostrazione. Robin entra, inizia a macinare chilometri e dopo un colpo di testa centrale infila due assist per rimettere in piedi la partita)
Fazzini: 6,5. Tra i più attivi anche nel primo tempo, quando però fa fatica a trovare spazi in una squadra molto caotica. Si libera nella ripresa anche grazie all’ingresso di Gudmundsson: pimpante e presente sia in avanti che in ripiegamento, peccato per quel palo che gli nega un gol dopo un assolo clamoroso.
Dzeko: 6,5. Il primo gol in maglia viola vale la vittoria dopo un match fin da subito in salita. Troppo solo nella prima frazione, la squadra inizia a coinvolgerlo meglio nella ripresa e, anche se evidentemente ancora indietro di condizione, dimostra la sua utilità nelle sponde e nei dialoghi palla a terra. Buona la gestione del pallone sull’1-2, nel finale si fonda sul pallone vagante per il 3-2.
All. Pioli: 6. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, ma questa partita andrà analizzata con cura (insieme alle precedenti due) soprattutto durante la sosta. Al di là dell’errore individuale sul primo gol, preoccupa quanto visto in un primo tempo senza ritmo e con troppa confusione tattica. Nella ripresa con i cambi si ripresenta una squadra con più senso e più convinzione, poi via via i fantasmi si diradano fino alla vittoria finale.
Di
Marco Pecorini