Brutta sconfitta a Nicosia contro l’APOEL per la Fiorentina. Male in difesa, male in attacco: la Viola si ferma dopo 7 vittorie di fila
Terracciano: 6. Si oppone ad El Arabi ma l’avversario era in fuorigioco, non arriva sui due gol dell’APOEL.
Kayode: 5. Benino in avanti, protagonista però in negativo sui due gol presi. Scende con continuità nel primo tempo creando tre occasioni ghiotte che i compagni non sfruttano, poi però si fa infilare da Donis sull’1-0 e rinvia male per il 2-0 locale.
Quarta: 5. Si fa aggirare troppo facilmente da El Arabi sul vantaggio locale, non è l’unico errore sul centravanti avversario.
Moreno: 5,5. Primo tempo discreto, ma esce male su El Arabi lasciando voragini per il 2-0. Ammonito ad inizio ripresa, tolto anche per non rischiare.
(dal 57′ Ranieri: 6. Prova a dare una svegliata ai compagni, una copertura buona su El Arabi in campo aperto)
Biraghi: 5. Quasi sempre a ritmo ridotto, si fa vedere poco anche in avanti. Poco convinto con quel passaggio al portiere avversario nella ripresa.
(dal 57′ Dodo: 5,5. Dà più forza in fascia destra con il suo ingresso, ma ci mette poca lucidità incartandosi spesso contro i raddoppi avversari)
Adli: 4,5. Parte discretamente, poi perde un brutto pallone a metà primo tempo e da lì cambia la sua partita. Un altro errore a seguire, un’incomprensione con Ikoné da cui l’APOEL costruisce il raddoppio. In generale si vede troppo poco la sua qualità. Resta infatti negli spogliatoi all’intervallo.
(dal 46′ Beltran: 5,5. Il suo ingresso dà un po’ più di senso alla Fiorentina, anche se non è sempre preciso nelle giocate. Buona la palla verticale per Kouame che porta al 2-1)
Mandragora: 5,5. Non riesce a dare velocità alla manovra, anche se è tra i meno negativi. Ci prova con un tiro secco che viene deviato dal portiere a fine primo tempo.
Ikoné: 5,5. Il gol che poteva riaprire la partita, sì (di destro, poi), ma per il resto una prova davvero troppo negativa per arrivare alla sufficienza. Indisponente, si incaponisce a puntare a ritmi lenti gli avversari salvo poi tornare sempre indietro.
Richardson: 5. Stavolta trequartista, ma non trova quasi mai spazi. Un’occasione buona, ghiotta, ce l’ha, ma di destro calcia centralmente.
(dal 65′ Bove: 5,5. Non entra benissimo, perde qualche pallone di troppo nonostante la generosità a coprire spazi e a farsi vedere)
Parisi: 5. Schierato esterno alto, ma fatica tantissimo e non trova mai giocate buone.
(dal 69′ Gosens: 5,5. Non riesce a dare spinta a sinistra)
Kouame: 6. La cosa più bella la fa sul gol di Ikoné, con l’assist preciso in verticale. Per il resto un paio di buone occasioni in avvio e diversi errori tecnici, anche se fisicamente si fa sentire quando c’è bisogno di alzare il pallone. E quanto meno nell’atteggiamento ci mette di più di tanti suoi compagni.
All. Palladino: 5. La Fiorentina si ferma a Nicosia dopo 7 vittorie di fila. Tanti cambiamenti, anche forzati, perché i titolari erano arrivati col fiato corto a Torino, ma a Cipro la Viola non riesce mai a cambiare ritmo né marcia. L’impressione è che manchi soprattutto la determinazione per approcciare una partita così, e quando c’è da dare una svolta alla partita la Fiorentina si ritrova sotto 2-0 con un secondo tempo in cui praticamente non si è mai giocato per le continue interruzioni. Harakiri gigliato a fine primo tempo, l’ennesimo avvio europeo regalato agli avversari. Stasera senza i giusti cambi offensivi da poter operare la rimonta non arriva.
Di
Marco Pecorini