Grande vittoria della Fiorentina a San Siro, l’Inter spreca ma non sfonda. Anche Terracciano ci mette del suo: le pagelle di VI.IT
Terracciano: 7. Mette i guantoni sulla vittoria a San Siro. Gran parata su Mkhitaryan, salvato dal palo sul tiro di Barella così come dai vari Lukaku e Dumfries in altre occasioni. Bravo a respingere poi su Bellanova.
Dodo: 6,5. Inizia con un retropassaggio che mette in difficoltà Terracciano, poi però riesce spesso ad essere importante nelle coperture in diagonale. Gara più di generosità e copertura che di spinta. Nel finale meno lucido contro Bellanova, ma ha la gamba per proporsi in avanti fino al 96′.
Quarta: 6,5. Gestisce Lukaku e duella con il connazionale Correa, se la cava alla fine bene e ci prova anche con un mancino al volo dal limite nel finale di primo tempo. Resta poi negli spogliatoi per un problema fisico.
(dal 46′ Milenkovic: 7. Entra benissimo in partita, importante quando l’Inter pressa con forza nella seconda parte di gara)
Igor: 7. Un leone contro Lukaku, non si contano le chiusure decisive negli ultimi metri con la Fiorentina che gioca spesso uomo contro uomo. Soffre un po’ di più il belga nella ripresa quando l’interista fa perno con il corpo, ma alcuni suoi interventi sono davvero fondamentali.
Biraghi: 6,5. Partita di sacrificio e sofferenza in fase difensiva contro Dumfries che ha altro passo e fisico, ma alla fine riesce a limitare i danni. In avanti parte con un bel cross per Castrovilli, ottimo poi il cross da cui arriva il gol partita.
Bonaventura: 7,5. La sua posizione mette spesso in difficoltà l’Inter, fin dal 1′ quando conclude dalla distanza facendo preoccupare Onana. Si prende spazi importanti in costruzione, è lui poi a segnare il gol partita con un guizzo di reattività dopo la respinta del portiere. A seguire un tiro deviato, poi bellissima la palla di prima d’esterno che Ikoné non concretizza.
Mandragora: 6,5. Tanto lavoro sporco ma anche inserimenti quando c’è spazio, come quando prova la fiammata dopo la mezz’ora con palla potente ma fuori. Si fa sentire in mezzo.
(dal 75′ Barak: 6,5. Entra bene, prezioso nella gestione del pallone quando c’è da soffrire)
Castrovilli: 7. Titolare a sorpresa, apre la sua prova con un tiro al volo pericoloso respinto da Onana. Bravissimo poi in copertura, come quando ferma Lukaku lanciato a rete alla mezz’ora. Bellissima poi la giocata ad inizio ripresa, quando con un tiro a giro sfiora un grna gol. Sempre generoso in copertura, ha la lucidità anche di fermare Lukaku (fallo e giallo) prima che entri in area.
(dal 65′ Amrabat: 6. Si fa sentire di fisico, anche se perde un paio di palloni sanguinosi)
Ikoné: 6. Sufficienza soprattutto per il lavoro sporco di pressing e altre cose discrete, ma quel ‘liscio’ a due metri dalla porta a fine primo tempo fa infuriare (a ragione) Italiano. Inizia con un buono spunto con tiro deviato, mentre nella ripresa va al tiro di prima intenzione di mancino mandando fuori (poteva far meglio).
(dal 75′ Ranieri: 6,5. Bravo a tenere botta quando l’Inter spinge nel finale, con un paio di ottimi interventi)
Cabral: 7. Due rovesciate tentate, tanto lavoro sporco e sacrificio in fase difensiva. Suo poi il colpo di testa che porta alla respinta di Onana buona per il gol partita di Bonaventura. Non molla mai, fino alla fine, quando nel recupero recupera palla e poi va a colpire di testa non andando lontano dalla porta.
Saponara: 6. Bravo nella pressione costante, in avanti, che fa guadagnare spesso campo alla Fiorentina. Due volte trova lo spazio per infilarsi, nel primo tempo, ma non riesce a concludere.
(dal 65′ Sottil: 6. Fatica a farsi vedere ma dà il suo contributo)
All. Italiano: 7,5. Grande vittoria viola a San Siro, prosegue anche dopo la sosta il periodo magico con l’ottava vittoria di fila. Italiano sceglie di mandare in panchina tutti i reduci dalle Nazionali, e viene premiato con l’ottima prestazione della sua squadra. L’Inter sbaglia tanto davanti, sì, ma quella della Fiorentina è una prova coraggiosa e tenace, con grande spirito e grande sacrificio da parte di tutti. Il gol su palla inattiva contro una squadra forte fisicamente come l’Inter, poi, è un salto in avanti importante. Cambia alla fine tatticamente per contenere le offensive nerazzurre. E i viola centrano la vittoria.

Di
Marco Pecorini