Il prossimo esame per la Fiorentina, nelle 5 partite che la attendono, è dimostrare di saper vincere anche contro le piccole
7 punti in 3 partite contro Juve, Atalanta e Milan. In mezzo, il passaggio del turno agli ottavi di Conference League contro un avversario non banale come il Panathinaikos. Nel momento più difficile, la Fiorentina ha decisamente cambiato marcia e ora è in piena lotta su i due fronti.
La versione della squadra di Palladino vista nelle ultime partite, sotto l’aspetto delle prestazioni sul campo, è probabilmente la migliore di tutta la stagione. Migliore anche di quella che riuscì nell’impresa di inanellare otto vittorie di fila in campionato. Merito di un “vestito”, il 3-5-2, che si cuce alla perfezione sugli interpreti, merito di una crescita fisica evidenziata dallo stesso allenatore, merito di un atteggiamento di squadra decisamente più intraprendente. Ovviamente, le fortune della squadra passano anche sulla solidità difensiva, imprescindibile per il credo di Palladino. Occorrerà maggiore attenzione nei prossimi impegni che attendono i viola. Quelli sulla carta facili, quindi i più difficili della stagione.
Di solito sono le partite con le big a misurare il livello di una squadra. Se così fosse, la Fiorentina sarebbe ampiamente promossa. Tuttavia, la squadra di Palladino in questa stagione ha mostrato tantissime difficoltà contro le piccole. Ecco perché forse il ciclo decisivo per sapere dove può arrivare questa Fiorentina arriva adesso. Celje in trasferta domani, Parma in casa domenica, poi il ritorno contro gli sloveni ancora al Franchi, quindi Cagliari a Pasquetta ed Empoli il weekend successivo.
Cinque partite nelle quali la Fiorentina parte favorita. Anzi, nelle quali la Fiorentina è obbligata a vincere – se si esclude il doppio confronto col Celje, dal quale però è obbligata a trionfare nei 180′ -. Contro squadre che, con ogni probabilità, si chiuderanno a riccio nella propria area di rigore per poi ripartire in contropiede. È questo il prossimo esame della nuova Fiorentina: dimostrare che sa vincere con continuità le partite con le “piccole”, quelle che la vedono avvantaggiata sulla carta. Tra l’altro, saranno partite tutt’altro che banali: se il Celje è avversario davvero modesto, il cui timore più grande sta nel pericolo di sottovalutazione, Parma, Cagliari ed Empoli sono tutte in lotta per non retrocedere. Perciò, non regaleranno niente a Kean e compagni.
A partire dalla sfida di domani, nella quale è anche previsto un po’ di turnover per far riposare chi ultimamente le sta giocando tutte, la Fiorentina affronta un filotto di partite da vincere. Ora viene il bello: se i viola si dimostrassero capaci di mettere insieme un filotto di vittorie, a maggio sarebbero in ballo per qualcosa di davvero importante.
Di
Marco Zanini