Qualità al potere: col Napoli si va verso un centrocampo a 3 con Nicolussi e Fagioli in campo contemporaneamente
Lo scorso 16 marzo, proprio contro il Napoli in una gara terminata 0-0, aveva disputato una delle migliori partite in carriera in Serie A. Un giallo subito che non l’ha limitato, poi un saggio in novanta minuti sull’arte del regista: ricerca costante dello spazio, pensiero illuminato, fraseggio corto e pennellate in ampiezza e profondità. Di Hans Nicolussi Caviglia, scrive il Corriere dello Sport, si ricorda bene Antonio Conte che, anche per colpa del prof d’Aosta, quel giorno lasciò impantanati in laguna punti che potevano costare lo Scudetto. Sei mesi dopo, con un’altra maglia ma sempre col Napoli, il nuovo centrocampista della Fiorentina si prepara al debutto.
Stefano Pioli lo ha voluto, lo ha aspettato, lo ha ottenuto. E lo ha messo subito al centro di tutto, sfruttando questa pausa nazionali per plasmare il nuovo centrocampo. La nuova Fiorentina riparte, già da sabato, da Nicolussi Caviglia, il primo motore immobile del gioco. Nelle prime quattro gare ufficiali non era ancora a disposizione, ma già si sentiva la mancanza di un giocatore come lui. Un pensatore diverso da Nicolò Fagioli, che con l’innesto dell’ex Venezia dovrebbe tornare a ricoprire il ruolo di mezzala.
Già da sabato sera potrebbe esserci quindi un ritorno al centrocampo a tre. Per due-terzi formato da prodotti della Juventus Next Gen (Fagioli e Nicolussi), con uno tra Mandragora e Sohm a giocarsi l’altro posto. Qualità al potere e un manifesto d’intenti: provare a imporre il proprio gioco con tutti, fare la partita anche contro i campioni d’Italia. Sfruttando l’aggiunta di geometrie date dal nuovo numero quattordici, ma non solo: con Nicolussi Caviglia la Fiorentina acquisisce uno specialista sui calci piazzati.
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Redazione LaViola.it