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La pesca, gli infortuni e il rigore parato a Kean: Fiorentina, alla scoperta di Cerofolini

Cerofolini

La storia del giovane portiere viola schierato titolare contro la Sampdoria

Qualche anno fa poteva capitare di vederlo d’estate sugli scogli di Follonica con gli amici e la canna da pesca. Uno dei suoi hobby oltre al calcio. Ragazzo semplice Michele, che oggi contro la Sampdoria ha esordito in Serie A.

Nato ad Arezzo e cresciuto nell’Union Team Chimera, Cerofolini è entrato nel settore giovanile viola all’età di 8 anni e a Firenze ha ricevuto anche le convocazioni delle nazionali giovanili azzurre per l’Europeo U19 e U21. Prima con Federico Guidi, allenatore che aveva avuto nella Fiorentina, e poi con Nicolato, ma sempre da riserva di Plizzari o di Carnesecchi. Un percorso condiviso con Luca Ranieri e Riccardo Sottil, che come lui dopo anni di gavetta quest’anno sono rimasti a disposizione di Vincenzo Italiano ed entrambi sono partiti titolari contro i blucerchiati.

L’8 giugno 2017 il suo nome era salito alla ribalta. Il motivo? Al Mapei Stadium si giocava Fiorentina-Juventus per le finali scudetto del campionato Primavera, partita terminata con la vittoria viola per 5-3 ai rigori e proprio Cerofolini fu il grande protagonista, grazie alla parata sul compagno di nazionale Moise Kean che nell’occasione aveva tentato il cucchiaio.

Dopo l’esperienza con la Primavera viola con le due finali scudetto perse contro l’Inter, Cerofolini ha iniziato a girare l’Italia in prestito tra Serie B e C. Anche per l’arrivo del coetaneo Lafont.  Sinceramente ero felice di iniziare la mia avventura, titolare o meno. Poi è cambiato qualcosa ed è arrivato Lafont. Se mi ha deluso questa scelta? Più che altro disorientato, ma non mi sono perso d’animo e messo a lavorare. Poi è arrivata la proposta del Cosenza e non ho avuto dubbi. Ho il viola nel cuore. Ma tutto dipende da me. Ora penso solo a giocare e a fare bene con il Cosenza; ha creduto in me e voglio a portarlo più in alto possibile”, aveva detto qualche anno fa a La Nazione.

Prima una parentesi in Calabria dove si contendeva il posto con il solito Plizzari, poi Bisceglie quando si è rotto il crociato e Casertana, il ritorno in cadetteria alla Reggiana di Alvini dove ha collezionato 19 presenze prima di un infortunio muscolare che lo ha fermato sul più bello. Nell’estate 2021 è stato convocato a Moena per il ritiro estivo con Italiano, ma dopo il secondo giorno ha rimediato un nuovo infortunio al legamento crociato. 101 giorni di stop, poi il rientro tra i convocati e il prestito all’Alessandria dove ha è sceso in campo solo una volta nell’ultimo turno di campionato con i grigi già retrocessi.

La scorsa estate, la Fiorentina ha deciso di trattenerlo e di rinnovargli il contratto fino al 30 giugno 2024. Dopo l’infortunio di Sirigu, il classe 1999 è diventato il vice Terracciano nelle gerarchie tra i pali e diventerà padre dopo l’annuncio degli scorsi mesi della compagna Giulia per l’arrivo ormai prossimo della figlia Eva. Adesso, contro la Samp ha avuto l’opportunità di difendere la porta viola sotto la Fiesole, come aveva fatto in passato in amichevole da avversario con la maglia della Reggiana. Stavolta però con la numero 31 e il giglio sul petto in Serie A. Sogno realizzato.

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