Il mondo del calcio piange e ricorda Emiliano Mondonico. A LaViola.it prende la parola anche colui che lo portò sulla panchina della Fiorentina, l’ex dg viola Fabrizio Lucchesi:
“Ci siamo conosciuti con Emiliano l’anno in cui lo portammo in panchina a Firenze, ci ha legato un momento professionale molto bello. Sapevo il professionista che era, ma umanamente mi colpì molto. Lui era innamoratissimo della Fiorentina, di Firenze, grazie a quella avventura tornò nel giro, e io grazie a lui potei riportare in A la squadra. Avevamo fatto una bella rosa quell’anno, era competitiva, lo sapevamo. Ma con la sua umanità dette davvero un valore aggiunto per quella promozione. Il rapporto umano che nacque in quella occasione, è durato a lungo, ed è stato forte. Ci siamo incontrati quando ci fu la festa dei 90 anni viola, mi diceva sempre che stava lottando. Ma lo faceva con grande dignità, senza far pesare la malattia. Mi dispiace davvero tanto per questa scomparsa. Era davvero una gran bella persona.
“Aveva un carattere molto forte, sapeva difendere le sue idee. Quando era convinto di una cosa sapeva come portare avanti le sue convinzioni. Non è un caso che abbia legato molto anche con Diego Della Valle. Ricordo che ci fu un episodio molto bello, quando alla fine dell’annata in cui andammo in A, c’erano dei dubbi sulla sua riconferma o meno. Lui disse a Diego: hai dei dubbi su di me. Io firmo in bianco, la cifra la metta lei, non importa. A me interessa solo fare il bene della Fiorentina, e poterla allenare. Pur di rimanere qua, faccia lei. E questo colpì molto Diego, perché non ci sono persone che credono nei valori umani come Diego”.
“Capello lo considerava l’allenatore italiano di quel periodo più bravo di tutti, nella lettura delle partite, e nelle sostituzioni. Come leggeva le gare lui, secondo Fabio, non ce n’erano”
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Redazione LaViola.it