L’incontro con i tifosi dello Sporting, la tensione, i pallini di gomma sparati. Trasferta complicata, 4 feriti e rischio Daspo

Nel pre partita si sono verificati momenti di tensione in seguito all’arrivo di alcuni tifosi dello Sporting Lisbona, tifoseria gemellata con quella viola

Quattro feriti non gravi. È questo il bilancio con cui i tifosi viola presenti in Portogallo (circa 1.700) sono tornati a Firenze, scrive stamani Il Corriere dello Sport. Ci sono stati tafferugli nell’immediato pregara della sfida con lo Sporting, dove ad avere la peggio sono stati alcuni supporter italiani colpiti dalla polizia locale a colpi di pallottole di gomma. Un metodo insolito per sedare le intemperanze ultras. (LEGGI QUI LA PRESA DI POSIZIONE DELLA FIESOLE)

Il clima in Portogallo si è surriscaldato tra i tifosi viola e la polizia locale che ieri – dopo aver radunato parte dei fiorentini (500 persone) in Piazza del Municipio – aveva iniziato a scortare verso lo stadio gli ospiti. Ai quali, nel frattempo, si erano unite anche frange di supporter dello Sporting Lisbona, con la cui curva da trent’anni resiste un gemellaggio.

Stando alle ricostruzioni delle autorità, alcuni gruppi di tifosi viola e biancoverdi avrebbero tentato di uscire dal percorso predisposto e sarebbe stata quella la miccia delle prime baruffe. Con l’accensione di fumogeni e petardi, aste di bandiere usate come oggetti contundenti da parte dei sostenitori viola e soprattutto l’utilizzo di proiettili di gomma da parte delle forze dell’ordine che, nell’immediato, non hanno portato a conseguenze fisiche. Il copione si è ripetuto anche all’esterno dello stadio Municipal, dove in virtù di alcuni ritardi nel prefiltraggio per accedere al settore ospiti (la curva viola è riuscita a entrare al 25’ del primo tempo) si sono registrati attimi di tensione. Un gruppo di tifosi ha provato a sfondare un cancello nei pressi dei tornelli, innescando la reazione della polizia che ha esploso altri proiettili di gomma.

Quattro feriti negli scontri (tutti medicati all’interno dell’impianto senza il ricorso alle cure ospedaliere) e altri che sono rimasti in stato di fermo su disposizione delle autorità locali: per loro potrebbe presto scattare il provvedimento di Daspo.