Dopo le ultime grandi prestazioni, Alessandro Catto esalta la coppia di terzini viola formata da Dodo e Cristiano Biraghi
Nella sfilza di risultati positivi della Fiorentina e nelle dinamiche che hanno contribuito a determinarli, spesso si tralascia un fattore chiave: la qualità dei due nostri terzini e la crescita di Dodo, nonché la grandissima abilità di mister Italiano nel valorizzarli in un gioco che li rende protagonisti.
Partiamo da Dodo, giocatore criticato nella prima parte di campionato, con rimpianti per un Odriozola capace di mettere a referto un gol e un assist in una intera stagione e la parte finale lasciata a Venuti. Un investimento richiesto alla società ma che evidentemente non era ripagato dai dati forniti dal campo, al di là delle simpatie scaturite. La Fiorentina ha piazzato un colpo da 90 con il brasiliano già seguito dalla nazionale verdeoro, un cursore di applicazione, rapidità e utilità in ambo le fasi, attenzionato prima dell’acquisto da alcune delle più grandi squadre continentali e capace già di candidarsi a pezzo pregiato di mercato in vista delle prossime sessioni. Anche qui, un po’ di pazienza non avrebbe guastato.
Veniamo poi al grande protagonista di questo articolo, Cristiano Biraghi. Uno dei migliori terzini della Serie A per passaggi chiave, numero di cross effettuati e miglior assist man tra i difensori d’Europa al pari di Cancelo, con una doppia cifra di assistenze messa a referto già a metà aprile. Giocatore messo in discussione spesso per preconcetto, meno dal mister che ne ha fatto indiscutible capitano viola e un regista aggiunto in rosa per leadership e importanza della manovra. Ogni anno basta qualche comparsata della riserva per sentire frange invocarne la sostituzione, poi però fortunatamente è il campo a parlare e il campo ci dice che Biraghi è un giocatore fondamentale per Italiano e la squadra.
Ampliando il discorso difesa, una ulteriore riflessione meritano coloro i quali esigono dalla Fiorentina un gioco spumeggiante ma pretendono dai terzini una performance simile a quello che avrebbero in una Juventus di Allegri e Trapattoni, a cui si chiede di difendere a ridosso dell’area di rigore. I terzini di una squadra moderna sono elementi dai compiti molto più complessi, di appoggio alla manovra offensiva, entrano nel campo favorendo triangolazioni e cambi di gioco, venendo coperti nel loro agire dai centrali o dagli interditori. Ecco che il focalizzarsi sul loro “non coprire” diventa pretesto per addossare colpe senza tenere conto dei meccanismi di gioco della Viola.
Al netto oltretutto di una fase di non possesso della Fiorentina di Italiano che meriterebbe encomio data la solidità nelle scalate (e qui il grande lavoro spesso sottovalutato, di Igor e Amrabat), numericamente tra le migliori del campionato pur con un atteggiamento generale tatticamente molto offensivo e votato sempre alla manovra d’attacco, con i centrali a metà campo e i terzini a sovrapporsi agli esterni alti.
Ovviamente nessuno intende dire che abbiamo il miglior terzino destro o il miglior sinistro presi singolarmente, anche se pure da questo punto di vista non sono tanti i migliori (anche se sarebbe interessante però fare una compilation dei terzini sinistri che puntualmente vengono indicati come migliori del nostro capitano ma i suoi numeri li vedono con il binocolo, pure da tifosi viola).
Si intende dire che se ragioniamo in termini di coppie, quasi nessuna è al nostro livello. Il Milan indubbiamente con Theo Hernandez ha un interprete straordinario e migliore del nostro, ma a destra perde il confronto con noi. L’Inter con Dumfries e Dimarco quest’anno sta faticando. La Juventus ha un buon Kostic ma un problema a destra complice l’intermittenza di Cuadrado e De Sciglio. Il Napoli ha il miglior terzino destro della Serie A ma a sinistra forse l’unico punto debole della rosa, con Mario Rui ultimamente pure in discussione in favore di Oliveira. Nella Roma a destra vi è il vuoto e a sinistra Spinazzola non è il giocatore di qualche anno fa, e stiamo pure parlando di quinti e non di terzini.
Abbiamo quindi una coppia di grande valore. Che meriterebbe più riconoscimento e meno critiche aprioristiche.
Per accedere al canale YouTube di Alessandro Catto
CLICCA QUI
Di
Alessandro Catto