Arrivato nel mercato di gennaio, ha giocato pochissimo fin qui. Ma contro lo Spezia ha fatto vedere qualcosa del suo repertorio
Un palo per urlare ‘io ci sono’. Inserimento non facile per Josip Brekalo, uno che era stato tra i migliori del Torino della passata stagione (ne sa qualcosa anche la Fiorentina, che incassò una sua doppietta) e, per l’ambizione di giocare la Champions, è poi rimasto ‘a piedi’ al Wolfsburg, finendo in panchina prima e fuori squadra poi. A gennaio l’arrivo a Firenze a sei mesi dalla scadenza del contratto, con la voglia di dare fin da subito un contributo importante. Eppure, fin qui, il croato, che nel frattempo aveva saltato anche il Mondiale, non si era mai visto. Fino al pomeriggio contro lo Spezia.
PALO E ASSIST. Mezz’ora in campo, un palo clamoroso, un assist illuminante per Jovic (che il serbo ha malamente sprecato). Altre giocate di qualità e spunti interessanti. A referto vanno ben 32 palloni giocati in 30 minuti, con 3 occasioni da gol create e 3 passaggi chiave (secondo solo a Biraghi, dati Lega). Più due recuperi difensivi e una velocità media e in accelerazione tra le migliori. Insomma, lampi di Brekalo al Franchi.
SCARSO MINUTAGGIO. “Il mister mi ha detto: ‘Devi fare gol’. Ci sono quasi riuscito, ma il palo mi ha fermato”, ha commentato il croato. “Non è facile entrare in questa squadra, ci sono 20 giocatori top, non solo 11. Chi entra deve fare la differenza, sono pronto a dare una mano alla squadra. Le coppe? Sappiamo di avere una grande occasione di vincere un trofeo”. Insomma, uno che ha le idee chiare anche se fino a sabato non era riuscito granché ad aiutare la squadra. Del resto, prima di arrivare in viola, aveva giocato 9′ a fine ottobre e l’ultima volta da titolare risaliva (e risale) al 18 settembre. Tanto, troppo tempo per un giocatore. Neanche in viola è mai partito dal 1′ fin qui: 18′ con il Bologna, 16′ in casa con il Braga, 45′ nella ripresa a Cremona in campionato, 4′ in Coppa Italia allo Zini. E poi la mezz’ora con lo Spezia, quando finalmente si sono intraviste le sue qualità.
GOL E ASSIST NELLE GAMBE. “Sono contento per Brekalo, è entrato bene”, ha commentato Italiano dopo lo Spezia. “Lui è bravo a venire dentro e rispetto ad altri è anche freddo sotto porta. È stato sfortunato sul palo”. Già, perché Brekalo ha nelle gambe gol e assist per aiutare la squadra. Lo dicono i numeri: 8 gol e 3 assist la scorsa stagione tra Torino e inizio col Wolfsburg, 7 gol e 3 assist l’anno prima in Germania, 7 gol e 7 assist nel 2019/2020. Venticinque anni ancora da compiere (lo farà a giugno) e margini di crescita importanti. Soprattutto a livello fisico. Anche Brekalo ha dimostrato di poter essere importante in questo finale di stagione.
Di
Marco Pecorini