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La decisione è presa, ed è una decisione che gli consente di guadagnare tempo. Edoardo Bove si farà impiantare un defibrillatore esterno, quindi removibile, in attesa di completare tutti gli accertamenti e decidere poi con i medici se passare al defibrillatore sottocutaneo. L’intervento verrà effettuato oggi dai medici dell’unità di terapia intensiva cardiologica, l’Utic, di Careggi, scrive il Corriere Fiorentino.
Certo, di fronte all’aritmia ventricolare con «torsione di punta» legata a un calo di potassio nel sangue che ha avuto Bove, il defibrillatore sottocutaneo — l’apparecchio che si fece impiantare Eriksen e che non consentirebbe a Bove di continuare a giocare in Italia — resta un’ipotesi concreta, ma finché tutti gli innumerevoli esami (compresi quelli del Dna) a cui è stato sottoposto non saranno stati messi a confronto, difficilmente si procederà all’intervento chirurgico. D’altra parte, Bove è il primo a non avere fretta di scegliere.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it