Connect with us

Editoriali

La reazione più che l’approccio: la Fiorentina continua a vincere. Segnali da Ikonè e Sottil

Il largo turnover di Palladino all’inizio non paga, poi però la reazione è da applausi. Cinque vittorie nelle ultime sei gare

Serviva vincere facendo prendere minutaggio a chi aveva giocato meno fin qui. Missione raggiunta, la Fiorentina si impone 4-2 in casa del San Gallo e continua a punteggio pieno nel girone di Conference League. Tutto bello? No, perché la squadra di Palladino, come da previsione quasi totalmente cambiata rispetto a quella che aveva stravinto a Lecce domenica, mette in campo il solito primo tempo horror (o quasi) in campo europeo, per poi avere la forza di ribaltare tutto nella ripresa.

TROPPI ERRORI. Insomma, forse meglio soffermarsi più sulla reazione che sull’approccio. Pur senza nascondere sotto al tappeto le difficoltà (tecniche, tattiche, di connessione tra i reparti e tra i singoli) palesate nei primi 35 minuti abbondanti. Con il San Gallo che, con gran pressione e foga, ha portato tante (troppe) volte i giocatori viola ad errori grossolani, in impostazione come in rifinitura. Ma la Fiorentina ci ha messo del suo, anche quando i ritmi erano più bassi: scarsa identità di squadra, poca sintonia tra i giocatori (anche tra chi gioca insieme da anni), manovra spesso impacciata. Così nel primo tempo in Svizzera i viola si sono resi pericolosi solo con folate estemporanee, andando sotto all’intervallo meritatamente.

DA PIAZZATO. Nella ripresa è servito un altro calcio piazzato (9° gol tra corner, punizioni e rigori da inizio stagione per i viola) per rimettere in piedi la partita e far iniziare tutta un’altra storia. Ancora Quarta a far valere le proprie capacità aeree in area avversaria, dopo un brutto errore che aveva portato al vantaggio degli svizzeri. Azione e reazione, simbolo di tutta la Fiorentina che poi con forza, volontà e pure discreta qualità tecnica ha fatto valere la propria superiorità. Anche Palladino ha voluto sottolineare questo nel post-partita: la capacità di riscatto partita dall’analisi con lo staff all’intervallo e portata poi sul campo dai giocatori.

SULLE ALI. È stata poi la serata degli esterni. Ikoné da una parte e Sottil dall’altra. Doppietta per il francese, imprendibile Ricky. Presto per dire che da qui potrà partire un’altra storia per entrambi, che spesso hanno abituato a fiammate improvvise seguite da prestazioni anonime. Ma i segnali sono arrivati in una serata in cui servivano risposte dalle seconde linee. Servono tutti, eccome, per continuare a macinare punti sul doppio fronte. Jorko finalmente è stato più concreto, già dopo il primo gol più libero e qualitativo anche nel servire i compagni. Sottil invece ha iniziato a sgasare, senza grossi raddoppi, facendo ammattire il terzino svizzero. Soprattutto in Europa, dove ci sono meno tatticismi, possono e devono fare la differenza.

LA QUINTA. Per la Fiorentina è la quinta vittoria nelle ultime sei partite. Da quell’intervallo contro la Lazio è partita sì tutta un’altra storia. Serate come quella in Svizzera servono per alimentare l’autostima, l’entusiasmo, anche se non tutto è perfetto. Anzi. C’è da lavorare, si sa, ma fondamentale è portare anche le seconde linee al livello di chi ora dà più garanzie. E tutto ciò passa da partite in cui magari ci sono difficoltà, però poi, anche con la stessa squadra del primo tempo (a parte Moreno, affaticamento per lui), riesci a venir fuori dalle sabbie mobili. Da domani, quando il gruppo rientrerà a Firenze, testa alla Roma. Altro snodo importante per la stagione per provare a restare in zona Europa in classifica. Al di là di tutto, sarà fondamentale riuscire a recuperare Kean. Uno che, là davanti, fa un altro mestiere.

19 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

19 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

19
0
Lascia un commento!x