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La costante crescita di Christensen (con la mano di Savorani). Ora sì che la Fiorentina ha due portieri

Super prestazione del portiere della Fiorentina Oliver Christensen, che conferma l’ottimo momento di condizione e l’evidente crescita

“Tre indizi fanno una prova” cit. Agatha Christie. Quella di Budapest contro il Ferencvaros di ieri è la terza prestazione degna di nota di Oliver Christensen. E non sembra essere un caso.

TRIS. Dopo la buona prova col Genk e l’ottima partita col Parma, dove più volte ha salvato il risultato contribuendo in maniera decisiva al passaggio del turno della Fiorentina, il portiere danese si è confermato in grande crescita anche contro gli ungheresi di Stankovic:Lo sto vedendo diverso ultimamente. E’ questione anche d’adattamento. Sta avendo sempre più sintonia coi compagni. Sono convinto che domani farà una grande gara”, disse di lui il tecnico viola Vincenzo Italiano prima della partita di Conference League contro il Genk. Non erano parole di circostanza, ma così è stato.

BIS. Adesso sì che la Fiorentina può dire di avere un bis di portieri affidabili. A livello di gerarchie Italiano fu chiaro: “Quest’anno abbiamo deciso che, anziché alternarli, uno sarà il portiere di coppa e l’altro di campionato”. E fin qui così è stato, dopo che Terracciano partì titolare nei playoff col Rapid e Christensen giocò con Lecce e Inter in Serie A, se non fosse stato per l’infortunio accusato dall’ex Hertha col Ferencvaros all’andata sarebbe stato sempre così, con Terracciano titolare in campionato e Christensen nelle coppe, sia Conference League che Coppa Italia. Dopo più di qualche incertezza su uscite alte, con respinte a volte corte e centrali, il Christensen che abbiamo visto parare di tutto e di più con Ferencvaros e Parma ha evidenziato grandissimi progressi.

SAVORANI. Molto ci ha messo del suo, ovviamente, Christensen. Tuttavia non sembra essere un caso che Terracciano stia costantemente risultando decisivo, come raramente aveva fatto in precedenza, e che l’ex Hertha stia facendo passi avanti da gigante. Entrambi, ovviamente, nello stesso momento. Dietro la loro crescita sembra essere sempre più importante il lavoro del preparatore dei portieri viola Savorani, uno che ha contribuito a far spiccare il volo ad Alisson alla Roma, che Conte si era portato al Tottenham e che Spalletti ha voluto anche nella Nazionale (ruolo che svolge in coabitazione con quello alla Fiorentina). Il tutto con un occhio anche rivolto al futuro, visti i giovani profili che la Fiorentina sta facendo crescere in casa come Martinelli e Vannucchi, classe 2006 e 2007.

TITOLARE E/O VICE. Tornando a Christensen, i progressi evidenziati dal danese sono stati evidenti nelle ultime tre uscite. Visto che per quanto riguarda la Coppa Italia se ne riparlerà a gennaio con la sfida contro la vincente di Inter-Bologna (calendario della Supercoppa permettendo) mentre in Conference se ne riparlerà a inizio marzo, chissà che il ruolo di vice-Terracciano, o meglio quello del portiere di coppa della Fiorentina non possa essere rivisto. Per i viola ci saranno Verona domenica al Franchi, Monza fuori, Torino in casa e Sassuolo fuori prima di tornare in campo nelle coppe, e Christensen potrebbe avere qualche altra occasione anche in Serie A.

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