Kean e la clausola da 52 milioni. Un po’ spaventa, ma con un rinnovo, magari con ritocco dell’ingaggio si può risolvere
Con la doppietta all’Inter, con larghissimo anticipo rispetto anche alle più rose aspettative, Moise Kean ha fatto 15 in campionato. Eppure in estate, non tutti erano così sicuri che sarebbe finita bene. Ne era convinto Palladino, che ha vinto la sua scommessa, così come si è rifatto il ds Pradè, che si era assunto le responsabilità per aver sbagliato diversi centravanti dal dopo Vlahovic, scrive il Corriere Fiorentino.
E tanti saluti a chi pensava che quei 13 milioni più 5 di bonus (uno dei quali scattato proprio dopo la doppietta dell’altra sera) fossero un azzardo o, addirittura, un’esagerazione. Oggi infatti Kean è uno degli attaccanti più forti d’Italia e, numeri alla mano, d’Europa. E’ il primo giocatore della Fiorentina a toccare almeno quota 15 alla stagione d’esordio dal 2008-09 quando a riuscirci (furono 19 alla fine) fu Gilardino.
CLAUSOLA. Per questo in molti tremano all’idea che qualcuno in estate possa pagare i 52 milioni della clausola (voluta da lui) e portarselo via. Inutile pensarci adesso, ma certo non si può non considerare quanto Firenze gli sia entrata nel cuore, così come il fatto che nessun top club potrebbe garantirgli la centralità che ha da queste parti. Prima o poi la Fiorentina ci penserà e, anche se per il momento non è in agenda alcun incontro o contatto per discuterne, c’è solo un modo per provare a togliersi quella spada di Damocle dalla testa: offrirgli un rinnovo con un adeguamento tale (oggi guadagna circa 2,2 milioni netti) da convincere il giocatore e il suo agente Alessandro Lucci ad eliminarla o, almeno, ad alzare la cifra della clausola. Per il momento comunque, sul tema regna la serenità. Certo, se poi ci fosse anche una qualificazione Champions da mettere sul piatto sarebbe un asso non da poco.
Di
Redazione LaViola.it