Il dopo-Vlahovic sarà nel ballottaggio tra il brasiliano e il polacco. Dovranno riuscire a non far rimpiangere il serbo, per gioco e gol
In attesa degli ultimi giorni di mercato, la certezza è che il 4-3-3 di Italiano non cambierà e sarebbe del resto un controsenso essendoci ora 5 esterni alti funzionali all’impianto di gioco, con automatismi che hanno dato i propri frutti in ogni reparto. La conseguenza è che Piatek e Cabral (o Cabral e Piatek, vedremo poi la gerarchia) si giocheranno il posto da centravanti cercando di riprodurre i movimenti di Vlahovic, se non la sua efficacia sotto porta. Così scrive La Nazione.
STAFFETTA. Ora ci sarà concorrenza anche tra i centravanti, come negli altri reparti, mentre nella prima parte di stagione Vlahovic aveva la certezza assoluta di giocare sempre, visto che in panchina c’era solo Kokorin. Piatek, arrivato in prestito con diritto di riscatto a 15 milioni, ha il vantaggio attuale di conoscere già le esigenze di Italiano e con alle spalle campionati vissuti in Italia con Genoa e Milan. Cabral arriva dal campionato svizzero, dove con il Basilea ha fatto benissimo: centravanti puro e quindi destinato a far gol: in tutto 27 reti in 31 gare in stagione.
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Redazione LaViola.it