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Inzaghi – Italiano, simili ma diversi: campionati deludenti ma…per entrambi àncora coppe

Il confronto tra Inter e Fiorentina vede anche la sfida tra i due tecnici Inzaghi e Italiano. Per entrambi campionati deludenti ma…col cammino nelle coppe ancora aperto 

1,72 VS 2,07, le medie punti di Vincenzo Italiano da allenatore della Fiorentina e di Simone Inzaghi da tecnico dell’Inter. Entrambi si sono insediati alla guida dei due attuali club nella stessa estate, con 90 partite messe agli archivi dall’allenatore nerazzurro e 85 per quello viola, considerando Serie A, Coppa Italia e coppe europee (nel caso di Inzaghi ci sono anche due gare di Supercoppa Italiana). Entrambi hanno vissuto alti e bassi, al netto delle differenze di valori (e obiettivi) che ci sono tra Inter e Fiorentina, ma mentre Italiano pare essere riuscito a mettersi alle spalle le difficoltà, Inzaghi continua ad attendere quel momento di svolta che, ad oggi, non è ancora riuscito a trovare con la sua Inter.

ÀNCORA COPPE. Sia Italiano che Inzaghi, al netto delle ultime 11 gare ancora da giocare in questo campionato, hanno disputato una Serie A decisamente al di sotto delle aspettative. Nel caso dell’Inter l’obiettivo sarebbe dovuto essere lo Scudetto, col senno del poi comunque difficile da perseguire con un Napoli così, mentre arrivare almeno tra le prime sei (“fare meglio dell’anno scorso”) era quello della Fiorentina, traguardo lontanissimo ormai da mesi. L’ancora di salvataggio, tuttavia, è rappresentata dalle coppe, sia per il nerazzurro che per il viola. Logico sottolineare che uno l’abbia l’obbligo di andare avanti in Champions League e/o Coppa Italia per salvare la stagione, mentre l’altro stia inseguendo un exploit che potrebbe rendere questa annata storica.  

SIMILI E DIVERSI. Mentre i cambi a gara in corso e la lettura della partita sembravano un punto dolente di Italiano nei primi tempi alla Fiorentina ed un punto di forza di Inzaghi nei primi all’Inter, tale aspetto pare essersi invertito. Non è un caso se Italiano è dietro solo al Napoli per gol arrivati dalla panchina, mentre Inzaghi è finito spesso sul banco degli imputati per alcuni cambi sbagliati, soprattutto in gare chiave come il derby dello scorso anno che indirizzò lo Scudetto verso il Milan. Entrambi, quasi sempre, tendono a sostituire i propri giocatori ammoniti per evitare di restare in inferiorità numerica, soprattutto in difesa. Entrambi sono allenatori casalinghi, tanto che l’anno scorso Italiano fu secondo solo a Inzaghi per media punti in A in gare interne, mentre quest’anno il tecnico dell’Inter ha ottenuto fuori casa la metà dei punti di quelli ottenuti in casa. A differenza di Inzaghi, però, Italiano ha apportato varie modifiche tattiche nel corso della stagione: se il nerazzurro è rimasto sempre ancorato al 3-5-2, il viola è partito col 4-3-3, passando poi al 4-2-3-1, tornando al 4-3-3 e ritornando al 4-2-3-1. Da una parte l’idea Cahlanoglu regista non ha pagato, così come sono stati diversi i punti persi per strada a inizio stagione per aver tardivamente invertito le gerarchie tra i pali in favore di Onana, decisamente più efficace di Handanovic. Dall’altra, dopo un periodo di difficoltà, aver puntato sulla coppia Mandragora-Amrabat sta dando risultati, così come la recente decisione di dar fiducia a Cabral. Per non parlare di una serie di innesti che l’Inter ha sbagliato, da Correa ad Asllani passando per Gosens, Lukaku e Bellanova, ma che al contempo Inzaghi non è riuscito né a valorizzare né a far crescere, a differenza del lavoro che Italiano è riuscito a fare coi nuovi arrivati (Jovic a parte). Certo, Inzaghi può vantarsi di aver vinto 2 Supercoppe e 1 Coppa Italia, ma…il punto da cui partivano Inter e Fiorentina non sono neppure equiparabili.

FRONTI. Sabato il primo nuovo faccia a faccia tra Inzaghi e Italiano, col nerazzurro che contro i viola ha ottenuto da tecnico dell’Inter 2 vittorie e 1 pareggio, mai del tutto meritati e dall’esito che sarebbe potuto essere molto diverso per tutta una serie di se…Basti ripensare alla grande occasione di Ikoné sbagliata a San Siro nel pari 1-1 dello scorso anno, o a come maturò il 3-4 dell’andata tra il fallo su Milenkovic e la topica di Venuti, o a come arrivò l’1-3 del Franchi del passato campionato, quando una Fiorentina stellare, nel primo tempo, sbagliò valanghe di occasioni da gol per finire anzitempo la benzina nella ripresa ed uscire ko. Il primo…dicevamo, perché le strade tra i due potrebbero ancora ri-incrociarsi in Finale di Coppa Italia, dove già l’anno scorso Italiano e Inzaghi si sarebbero potuti trovare se, nel doppio incrocio contro la Juventus, la Fiorentina avesse avuto un po’ di buona sorte in più (soprattutto nella gara d’andata). Tanti e troppi se…coi quali si sa, non si fa la storia. Che però può ancora essere scritta.

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