Giovedì contro gli svizzeri del San Gallo potrebbe esserci un’altra occasione per chi fin qui ha giocato meno e/o male
Terracciano, Beltran, Quarta, Biraghi, Kouame, Sottil, Richardson, Kayode, Moreno, Ikoné e Parisi. Praticamente una squadra di ‘alternative’ chiamate a dare segnali, magari già giovedì a San Gallo in Conference League dove la Fiorentina affronterà gli svizzeri cercando il secondo successo esterno di fila dopo quello di Lecce in Serie A, il secondo di fila nel girone unico europeo, il terzo di fila considerando anche quello sul Milan nel recente filotto di gare giocate.
SEGNALI. Non giocheranno tutti assieme, almeno dal 1’, per quanto contro i gallesi del The New Saints nell’undici titolare ci fossero tutti tranne Quarta squalificato e Richardson, con l’aggiunta di Adli e Mandragora. Ma del lungo elenco sopracitato ci sono calciatori che sono chiamati a dare risposte, a convincere e/o almeno a dare segnali di vita.
SU’ E GIU’. Se su Terracciano i discorsi stanno a zero, con la gerarchia tra i pali che è cambiata per manifesta superiorità di De Gea, mentre a Kouame si può rimproverare poco se non l’essere povero tecnicamente (ma dal punto di vista dell’impegno niente da dire, mai), ben diverse sono le situazioni di altri calciatori che non hanno più margini d’errore. Quarta, ad esempio, è scivolato nel gradimento di Palladino dietro a Comuzzo e Ranieri finendo per collezionare panchine, ogni occasione che avrà dovrà essere bravo a sfruttarla. Lo stesso discorso vale per Biraghi, che dopo essere partito titolare da difensore di sinistra nei tre è pian piano scivolato dietro a Gosens, soprattutto col cambio di modulo e il passaggio alla difesa a quattro. Idem dicasi per Parisi, che è ancora più dietro nelle gerarchie, anche se domenica a Lecce è entrato bene trovando pure la gioia personale del gol. Poi ci sono i soliti noti: Ikoné e Sottil, tra i più deludenti col Tns e nelle ultime apparizioni, tanto da indurre Palladino ad adattare Bove esterno. Anche per loro ogni prossimo minuto che avranno a disposizione potrebbe essere l’ultimo, o giù di lì. Kayode ha iniziato la stagione malissimo sbagliando lo sbagliabile col Puskas Akademy, e con un Dodo in questa forma la concorrenza sarà difficile da battere. Ma anche da lui si attende qualche segnale di ripresa. Da Beltran, invece, si attendono conferme dopo la prestazione molto buona di Lecce, condita anche da un gol. Ora è il suo momento, visto che Gudmundsson starà fuori qualche partita. Deve dare continuità alla performance del Via Del Mare, sia eventualmente in Svizzera che nelle prossime partite di questo ciclo sino alla sosta. Richardson e Moreno, potrebbero trovare altri minuti. Il centrocampista ha fatto intravedere qualcosa, ma il trittico Bove-Cataldi-Adli, anche se Bove gioca più sulla fascia che da mezz’ala, sta girando a meraviglia, per cui trovare spazio non sarà semplice per lui. Idem per Moreno, visto in campo solo coi gallesi e apparso ancora molto indietro.
CARPE DIEM. Insomma, riassumendo: risposte, segnali o almeno indicazioni, chiamatele come volete. La lente d’ingrandimento, già dalla sfida in Svizzera, sarà puntata su molte delle ‘alternative’. Poter contare anche sugli ‘altri’, senza dover affidarsi per forza sempre ai soliti, spesso è un aspetto che fa la differenza nella conquista dei traguardi. Carpe diem, dunque.
Di
Gianluca Bigiotti