Le dichiarazioni dell’ex centravanti viola sul momento della squadra di Palladino
L’ex attaccante della Fiorentina, Ciccio Graziani ha parlato in una lunga intervista al Corriere dello Sport: “La Fiorentina ha una classifica bellissima dall’inizio del campionato. Inutile e controproducente fare un dramma, la sconfitta con il Como sia d’insegnamento per ripartire più forte”.
ERRORI. “L’assenza di Kean da compensare schierando Beltran centravanti e non Zaniolo, Fagioli trequartista avanzato lì dove non l’avrei mai messo, poca concretezza, troppa lentezza e nessuna occasione creata dopo le due nei primissimi minuti. Mettendo tutto insieme: una giornataccia”.
PAROLE DI PRADÈ. “Se un dirigente dice che “la Fiorentina ha giocato sei minuti poi si è persa” non accusa nessuno, non dà colpe specifiche. Se dice “con il mercato che abbiamo fatto dobbiamo avere l’ambizione di rimanere nelle prime sei-sette posizioni” non dice niente di sbagliato. Sbagliato, invece, se uno interpreta quelle parole come una critica distruttiva e non costruttiva al lavoro dell’allenatore”.
PALLADINO. “Mi fido di Palladino. È ambizioso, determinato, ma è giovane e non ha dieci-quindici anni di carriera alle spalle. Sta facendo gavetta attraverso un’esperienza di rilievo in un club importante come la Fiorentina, poi nella vita sbaglia chi fa. Nel suo caso, un calciatore scelto per un altro, una sostituzione, un sistema di gioco: niente che non si possa rimediare”.
GUDMUNDSSON. “Proprio quello. L’islandese è diventato un mistero. Troppi infortuni e poco preso in considerazione. Doveva essere decisivo e lo è stato solo in rarissime occasioni. Non posso dare un giudizio preciso non vivendo la realtà-Fiorentina, ma Palladino ha il dovere di recuperare Gudmundsson che insieme a Kean è l’elemento di maggior spicco del gruppo”.
SOGNO CHAMPIONS. “Sognare non costa nulla, è bello e positivo: perché far svanire un sogno che è distante appena quattro punti?”.
Di
Redazione LaViola.it