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Editoriali

Fiorentina dopo la sosta: confermare l’addio al catenaccio e puntare all’Europa. Kean “salva” l’Italia

Moise Kean - Italia

Viola che domani aprono la settimana che porterà alla ripresa del campionato. L’obiettivo è dare continuità agli ultimi risultati

La Vittoria contro la Juventus ha dato entusiasmo alla Fiorentina che ha potuto godersi una sosta per le nazionali serena e tranquilla, tra giorni di riposo e allenamenti al Viola Park.

Quella vittoria non ha portato solo i tre punti ma ha dato nuova energia e consapevolezza a una squadra che oggettivamente prima di quella prova sembrava assolutamente rassegnata alla mediocrità degli ultimi risultati.

Una squadra senza idee, basata principalmente sulle individualità. Invece contro la Juventus si è vista finalmente una Fiorentina comportarsi da squadra. E ora, alla ripresa del campionato, la formazione di Palladino avrà subito due nuovi esami per poter dimostrare sul campo che la vittoria contro la Juventus è arrivata per meriti propri e non per un ambiente bianconero ormai alla deriva.

In casa con l’Atalanta e poi a San Siro contro il Milan. Le speranze europee della Fiorentina passano anche e soprattutto da questi due big match. I viola infatti inseguono la zona Europa che dista 3 punti (della Lazio attualmente l’ultimo posto utile ancora per la Conference League) e portare a casa punti pesanti nei big match è fondamentale sia per la classifica che soprattutto per il morale.

Dunque Fiorentina attesa da esami da non fallire, per dare continuità a un percorso di crescita iniziato colpevolmente in ritardo ma che può ancora regalare un finale di stagione interessante. A patto, ribadiamo, che si riparta dalla prestazione vista con la Juventus e che non si intraprenda un ritorno al catenaccio che poche soddisfazioni ha portato.

Idee, coraggio, qualità: così la Fiorentina può definitivamente svoltare la stagione. Il catenaccio, la paura e l’improvvisazione hanno portato pochi risultati e tanta frustrazione.

Intanto l’Italia naufraga in Germania e solo grazie all’attaccante viola evita una figuraccia storica

3-0 a fine primo tempo. Basterebbe questo per capire l’entità del disastro calcistico che si stava prefigurando in Germania per l’Italia di Spalletti. Una prima frazione in cui i tedeschi hanno preso a pallate un’Italia distratta, impaurita e sicuramente inferiore.

Un passivo in 45 minuti che faceva presagire a una disfatta storica per l’Italia. Ma così non è stato e soprattutto grazie a Moise Kean. Alla fine l’Italia, che ha perfezionato la rimonta con il rigore di Raspadori in pieno recupero per il 3-3 finale, è stata comunque eliminata dalla Nations League ma almeno è uscita da Dortmund con un pareggio insperato.

E questo grazie alla doppietta di Kean, abbandonato a se stesso per tutto il primo tempo, ma che poi nella ripresa ha saputo sfruttare al meglio le occasioni avute (anche grazie agli errori dei tedeschi).

Dunque l’Italia esce con le ossa rotte dal doppio confronto con la Germania ma Palladino al Viola Park può sorridere perché l’unico azzurro a uscire a testa alta da Dortmund è proprio l’attaccante della Fiorentina.

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