Poche palle toccate, pochissime occasioni da gol. Cabral, quanti dubbi. Passi indietro dopo l’eurogol al Napoli. Ultimi novanta minuti di speranza.
Nel tracollo generale della Fiorentina, con 5 sconfitte nelle ultime 6 gare disputate tra campionato e Coppa Italia, spiccano vari tracolli individuali. Se il rendimento di qualche singolo è stato contraddistinto da alti e bassi, altri hanno avuto un andamento costante. E’ il caso di Arthur Cabral, con medie voto da 4,5 con la Samp, tra il 5,5 e il 6 con la Roma, col Milan e con la Salernitana, tra il 4,5 e il 5 con l’Udinese, appena sufficiente contro Juve e Venezia.
DAL ‘DOPO NAPOLI’. Non che avesse particolarmente brillato in precedenza, per quanto fosse stato ad un passo dalla zampata vincente con Venezia e Bologna, ma dopo lo splendido gol segnato al Maradona contro il Napoli, mix di tecnica, precisione e forza fisica, il brasiliano pareva aver svoltato. Dopo essersi alternato con Piatek si è preso i gradi di titolare dell’attacco della Fiorentina, ma con magri esiti, anzi, evidenziando dei passi indietro.
TIRI-PALLE GIOCATE. Che la Fiorentina abbia dei problemi nel mettere in condizione di segnare i propri centravanti è questione non certo relativa alle ultime gare. Già quando c’era Vlahovic, nonostante i 17 gol messi a segno dal serbo in metà stagione, in alcune partite di inizio campionato scarseggiavano i rifornimenti per la punta. Solo col lavoro di settimane e settimane la Fiorentina aveva raggiunto una buona serie di meccanismi offensivi. Nelle gare post Napoli, Coppa Italia compresa, Cabral ha tirato in totale 21 volte, centrando lo specchio solamente in 6 occasioni, in 538 minuti. Pochissimi anche i palloni toccati, 173.
Samp-Fiorentina: 14 palloni toccati, 2 tiri totali 0 in porta in 66’ / Fiorentina-Roma: 20 palloni toccati, 1 tiro totale 0 in porta in 75’ / Milan-Fiorentina 35 palloni toccati, 2 tiri totali 1 in porta in 96’ / Fiorentina-Udinese: 24 palloni toccati, 3 tiri totali 0 in porta in 51’ / Salernitana-Fiorentina: 17 palloni toccati, 3 tiri totali 2 in porta in 63’ / Fiorentina-Venezia: 29 palloni toccati, 5 tiri totali 2 in porta in 87’ / Juventus–Fiorentina: 34 palloni toccati, 5 tiri totali 1 in porta in 100’.
OGGI-DOMANI. Pochi palloni toccati, pochissime occasioni per far gol e una difficoltà diffusa sia nel farsi trovare al posto giusto nel momento giusto che nel creare i presupposti per rendersi pericoloso. L’oggi della Fiorentina, senza gol, si è complicato, mentre il futuro resta un enorme rebus. Può essere Cabral il nove della Fiorentina del domani? La domanda, ovviamente legata alle ambizioni della Fiorentina stessa e a come concluderà questa stagione, non può trovare ad oggi risposte positive e/o rassicuranti. Potrebbe, tuttavia, fare la differenza il poter lavorare sin dall’inizio del prossimo ritiro assieme a compagni e tecnico, ma fino a che punto potrà trarne giovamento (per Ikoné vale lo stesso identico discorso)?
ULTIMI 90 MINUTI. Intanto restano altri 90’ di speranza. Sia per la Fiorentina, ancora in corsa per staccare un pass per l’Europa, che per Cabral. Chiudere con un gol decisivo, alla Juventus peraltro, potrebbe alleggerire dubbi e perplessità che accompagnano il brasiliano sin dal primo momento che è sceso in campo con la maglia viola.

Di
Gianluca Bigiotti