Fagioli, non è più un grido di dolore ma una richiesta di rispetto dopo la nuova gogna mediatica sul tema scommesse.
Non è più un grido di dolore quello di Nicolò Fagioli, ma una richiesta di rispetto fatta con enorme dignità e grandissimo pudore, scrive il Corriere Dello Sport dopo la nuova gogna mediatica sul tema scommesse.
E proprio perché l’impatto sia totale e non condizionato da parole, atteggiamenti ed espressioni che possano anche solo rischiare di far perdere di vista quello che vuole comunicare, il centrocampista della Fiorentina affida a Instagram i suoi sentimenti dolenti e al tempo stesso di forte protezione di se stesso, adesso che il suo nome è tornato di nuovo ad occupare titoli, notiziari, articoli, servizi nel filone bis dell’inchiesta-scommesse a carico di alcuni calciatori. Inchiesta che su Fagioli non può avere ulteriori conseguenze e sempre mai dimenticando che la sua colpa Nicolò l’ha già espiata.
LEGALE. La sponda diretta per Fagioli arriva dall’avvocato Armando Simbari che delinea così la posizione del suo assistito e la possibile via d’uscita attraverso il pagamento di una semplice oblazione. “Ha già fatto un percorso – ha detto il legale riferendosi a Nicolò – anche psicologico e, con gli interrogatori nelle indagini, ha già pagato con la squalifica sul fronte della giustizia sportiva. Per lui questo è un capitolo chiuso, non c’è nulla di nuovo e vuole definirlo nel più breve tempo possibile anche negli aspetti penali”.

Di
Redazione LaViola.it