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Castrovilli benissimo a San Siro, così così con lo Spezia. Ma la strada è quella giusta

Castrovilli

Il numero 10 viola ha giocato una grande partita con l’Inter e un match sotto tono con lo Spezia. Ma è in crescita. E deve anche imparare un nuovo ruolo

È un grande piacere ritrovare Gaetano Castrovilli tra i protagonisti di questi ultimi decisivi mesi di stagione. Il numero 10 della Fiorentina è tornato nel 2023 dopo il bruttissimo infortunio avvenuto quasi un anno esatto fa, il 16 aprile 2022 contro il Venezia. Dopo la lunga riabilitazione e una ricaduta muscolare a gennaio, pian piano Castrovilli sta trovando continuità nelle rotazioni di Italiano.

A marzo, nella doppia sfida con il Sivasspor, si era rivisto da titolare all’andata, mentre nel match di ritorno, subentrato nel finale di gara, si era tolto la soddisfazione di ritrovare la gioia del gol. Dopo la sosta, un altro bel passo in avanti. Contro l’Inter l’ex Cremonese ha giocato una grande partita, fatta di qualità e quantità. In un ruolo per lui quasi inedito, come quello del mediano nel 4-2-3-1, Castrovilli si è distinto per i suoi consueti colpi di classe e diversi insoliti recuperi difensivi, che hanno dimostrato che in quella posizione ci può stare eccome. Sette giorni dopo, contro lo Spezia, è arrivato un passo indietro dal punto di vista della prestazione, con il classe 1997 molto meno coinvolto nella manovra della squadra rispetto alla sfida di San Siro.

Ma la strada è quella giusta. Per un giocatore che è stato fermo così tanti mesi per un infortunio così grave, è inevitabile vivere di alti e bassi. C’è chi ci mette anni per recuperare una condizione ideale, invece Castrovilli sembra essere decisamente avanti nel suo recupero. Dal punto di vista fisico, la tenuta nei 90′ non è ancora quella dei giorni migliori. Sia con l’Inter che con lo Spezia è stato sostituito nella ripresa: in entrambi i match l’impressione è che avesse esaurito la benzina nel serbatoio. Tuttavia, soprattutto a San Siro, si sono già potuti apprezzare i suoi classici cambi di passo, elemento imprescindibile nel gioco del 10 viola per renderlo un giocatore sopra la media. Una qualità che potrebbe addirittura venire esaltata dalla posizione in campo più arretrata, avendo più campo da coprire ma anche più metri a disposizione per esaltarsi.

Ovviamente, non gli si potrà mai chiedere un’interpretazione statica del ruolo, perché vorrebbe dire snaturarne le caratteristiche, ma questo pericolo sembra essere scongiurato con un allenatore come Italiano. Il ragazzo dovrà imparare soprattutto a gestire la fase di non possesso, ma i segnali contro l’Inter sotto questo punto di vista sono confortanti. E non sarà certo una partita un po’ anonima come quella con lo Spezia a cancellarne i progressi. Se poi Italiano dovesse tornare al 4-3-3 per determinate partite (ipotesi tutt’altro che remota), Castro ritornerebbe alla sua posizione ideale, quella di mezzala.

Insomma, ci si attendono ulteriori progressi dal punto di vista fisico (in primis) e anche mentale, il ragazzo dovrà dimostrare di calarsi a pieno nel nuovo ruolo, ma la crescita di Castrovilli è innegabile. Quello che sembrava il momento migliore della carriera è stato bruscamente interrotto da un infortunio tremendo. Ora il classe 1997 vuole riprendere da dove aveva lasciato. Il suo apporto, la sua crescita, le sue qualità, potranno fare una grande differenza sulle sorti della Fiorentina nel momento decisivo della stagione.

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