Italiano si porterà dietro il ballottaggio fino alla fine. Nel mezzo il Sassuolo, per puntare all’ottavo posto… che ora vale di più
E’ il grande dubbio in vista della finale di Praga. Cabral o Jovic? Jovic o Cabral? Italiano ci sta già pensando, ma non ha ancora deciso. Probabilmente lo farà proprio a ridosso della sfida contro il West Ham. Da una parte il brasiliano, che si era preso con forza, gol e prestazioni il posto da titolare, ma che è evidentemente frenato dal problema al piede accusato qualche settimana fa. Dall’altra il serbo, che nelle ultime partite ha sprecato diverse palle gol davanti alla porta, ma che ha segnato comunque due reti di fila in campionato e ha dimostrato di ‘esserci’. E questo, per Italiano, ha contato tanto.
FORMA E TATTICA. Un ballottaggio destinato a durare fino a martedì, forse mercoledì prossimo stesso. Nel mezzo la gara contro il Sassuolo, di venerdì, che chiuderà il campionato viola. Un’altra occasione per entrambi. Di sicuro, ad oggi, sta meglio Jovic: lo ha dimostrato. E il passato conta il giusto. Però è probabile che tra i due possa nascere una staffetta – l’ennesima della stagione – a Praga. Saranno insomma importanti entrambi, l’essenziale è che arrivino in forma fisicamente e con la testa non troppo appesantita. Cabral, insomma, dovrà cercare di smaltire questo problema che si porta dietro, Jovic invece ha dalla sua un atteggiamento diverso che a Italiano sta piacendo. Poi c’è l’aspetto tattico: Cabral è più uomo da area di rigore, duella fisicamente, va un pochino più in profondità (ma non sempre), si fa sentire di testa (anche in area viola in fase difensiva), mentre Jovic ha più spunto nello stretto, è più bravo a legare il gioco, può essere utilizzato anche da seconda punta. Valutazioni che Italiano farà anche in base a come vorrà affrontare il West Ham.
IN DIFESA. Ovviamente i dubbi verso Praga non sono solo in attacco. Anche in difesa non è semplice, ad oggi, individuare una coppia di centrali che dà garanzie. Nelle ultime settimane un po’ tutti hanno fatto errori importanti, tranne uno: Ranieri. La sua parabola è stata sottolineata più volte, anche da Italiano in toni celebrativi: da quarto centrale rimasto per necessità di liste, a uomo in più che non ha praticamente mai tradito. Crescendo in maniera esponenziale. Ha poca esperienza, è vero, ma ad ora sembra senz’altro il più in forma. Si fa sentire fisicamente, ha buona velocità, è bravo con il suo mancino. Potrebbe a sorpresa (o forse no) toccare a lui. L’alternativa sarebbe affidarsi ai più esperti, ma tra Milenkovic, Quarta ed Igor nelle ultime settimane ne hanno ‘combinate’ parecchie…
NOVE GIORNI PER CHIUDERE ALLA GRANDE. Dopo due giorni di riposo, la squadra riprenderà oggi (martedì) ad allenarsi. È il via ufficiale per la volata di fine stagione. Nove giorni per chiudere alla grande, tra campionato e finale di Conference. Un’annata lunghissima e logorante, giocando praticamente sempre ogni tre giorni (con nel mezzo l’anomala sosta Mondiale), dal 14 agosto. A Praga sarà la 60esima partita stagionale per la Fiorentina, un record. Il merito di Italiano è stato quello di tenere tutti sul pezzo, dall’inizio alla fine. E il gruppo ha retto, facendo rimanere la Fiorentina aggrappata anche ad un posto in Europa tramite il campionato. Non per il settimo posto, ma per l’ottavo sì. Piazza che forse, da oggi, può avere ancor più valore. Perché se tutti aspettano una squalifica da parte della Uefa per la Juventus, la stessa decisione della società bianconera di patteggiare con la Procura federale per la manovra stipendi può avere un significato preciso. E cioè che anche la Juve prevede sanzioni importanti da Nyon. Si parla, per il patteggiamento per gli stipendi, di una multa cospicua e di 2-3 punti di penalizzazione da aggiungere al -10. Per i bianconeri, persi i primi 4 posti, vorrebbe dire arrivare al 7° posto, e aspettare la possibile esclusione da parte della Uefa con più serenità (a livello economico perderebbero poco). Va in questa direzione, insomma, la scelta di anticipare il processo e far ricadere la sentenza in questa stagione, piuttosto che sulla prossima.
NIENTE CONTEMPORANEITA’. Per tutto questo l’ottavo posto potrebbe valere qualcosa di importante. Senz’altro tutti sperano di vincere la Conference e di qualificarsi all’Europa League, ma avere l’ottavo posto in tasca prima di Praga potrebbe far giocare forse con un po’ meno pressioni Biraghi e compagni. Peccato, però, che la Lega non abbia previsto la contemporaneità per le rivali viola. Su tutte il Torino, che giocherà sabato contro l’Inter in casa. Ma anche Monza e Bologna, impegnate domenica rispettivamente contro Atalanta e Lecce (entrambe fuori). I viola (in svantaggio per scontri diretti) dovranno provare a vincere in casa del Sassuolo e sperare che i granata non facciano altrettanto, o pareggiare ma sperando che il Toro perda e che Monza e Bologna non vincano. Peccato che le altre andranno in campo sapendo già il risultato della Fiorentina: è l’ultimo colpo di coda di una stagione in cui poche volte la Lega ha ‘aiutato’ i viola con il calendario.
Di
Marco Pecorini