La Fiorentina a caccia dei tre punti contro un Cagliari già salvo per blindare l’8° posto. Formazione pensando ad Atene, ma non ci saranno solo riserve
La Fiorentina si appresta a vivere una delle ultime vigilie di questa interminabile stagione. A Cagliari si gioca domani, di giovedì, per consentire ai viola di preparare con il maggior tempo possibile la finale di Conference League del 29 maggio.
In palio, contro una squadra già salva, c’è l’ottavo posto che significa qualificazione in Conference Leauge per la prossima stagione. In realtà, nonostante le due gare non si giocheranno in contemporanea, la Fiorentina ha teoricamente ancora la possibilità di arrivare settima, se la Lazio perdesse contro l’Inter. Poi ci sarebbe da vincere anche con l’Atalanta, ma questa è un’altra storia. Intanto va blindato l’ottavo posto, minacciato sia dal Napoli, tutt’altro che rinunciatario a Firenze, che dal Torino: per il club sarebbe un grande risultato tornare in Europa dopo tanti anni di astinenza.
La speranza, ovviamente, è che l’ottavo posto non serva a granché per la Fiorentina. Che la qualificazione alla prossima Europa League arrivi da altre strade, quelle che portano ad Atene. Ma non si può dare nulla per scontato. Perciò, pur riconoscendo la priorità assoluta alla sfida con l’Olympiacos, i viola vogliono chiudere i discorsi con una vittoria a Cagliari.
Sarà interessante capire come si muoverà Italiano nello schierare l’undici titolare. Darà spazio ai migliori per tenerli in ritmo in vista della finale che dista sei giorni? Oppure opterà per un turnover massiccio, schierando tutte le seconde linee? L’impressione è che la verità stia nel mezzo. Di certo, il tecnico gigliato non vorrà spremere chi ha giocato di più ed è destinato a una maglia da titolare ad Atene; tuttavia, allo stesso modo, ci sono calciatori che hanno bisogno di giocare per crescere di condizione. Viene in mente, ad esempio, Bonaventura, reduce da un problema fisico e con una condizione da far crescere in vista della finale. Uno come Jack potrebbe aver bisogno di tanti minuti a Cagliari per ritrovare il ritmo gara, visto che col Napoli si era visto un giocatore non brillantissimo.
Insomma, è probabile che a Cagliari vedremo un mix tra titolari e riserve e che nella ripresa verranno dati minuti ad altrettanti giocatori in lizza per una maglia da titolare ad Atene. D’altra parte, come detto, sei giorni di distanza dalla sfida con l’Olympiacos sono un periodo più che sufficiente per recuperare le energie. E Italiano vuole tutti pronti, tutti sul pezzo: lo ha dichiarato più volte.
Ancora una volta, a dispetto di un ottimo percorso nelle coppe, in campionato la Fiorentina non è riuscita a centrare i propri obiettivi, fissati dallo stesso Italiano. Ovvero, fare meglio del 7°/8° posto dei primi due anni. Vincendo domani, però, i viola possono almeno confermare l’obiettivo minimo (la qualificazione in Conference) e chiudere con più punti rispetto all’anno scorso, con la possibilità di incrementare ulteriormente il bottino nel complicatissimo recupero a campionato concluso in casa dell’Atalanta. Non una prospettiva esaltante, se si pensa che la Fiorentina ha chiuso il 2023 in quarta posizione e sognava di battagliare fino alla fine del campionato per le zone più nobili della classifica. Poi quel mercato di gennaio deludente e i tanti, troppi passi falsi. Le tante partite buttate via nei minuti finali, i troppi rigori falliti.
Nonostante ciò, la Fiorentina non è affondata: in campionato è quantomeno riuscita a rimanere aggrappata all’ultimo treno europeo, mentre in Conference è stata protagonista di un’altra grande cavalcata. Da concludere nel migliore dei modi, stavolta. Senza trofeo la stagione non sarebbe insufficiente, ma nemmeno esaltante. Con una coppa portata a casa, il 2023-24 dei viola diventerebbe storico. È ciò a cui puntano Italiano e i suoi ragazzi: rimanere nella storia. Lo ha chiarito Terracciano nel post partita col Napoli: “Ognuno di noi deve pensare che il nostro nome può rimanere legato a questa città per sempre”. Tutti devono voler far parte di questo sogno, per andare a caccia della storia. Dopodiché, in tanti saluteranno Firenze. E dal comportamento della Fiorentina in estate ci faremo un’idea su quali siano le attuali ambizioni di questa proprietà.

Di
Marco Zanini