Momento complicato da gestire per la società di Commisso, al brasiliano il compito di non far rimpiangere Dusan. A suon di gol
Scaraventare in porta palloni e chiudere ferite. Doppio compito per Arthur Cabral (’98) che ieri ha vissuto la prima giornata completa a Firenze. Anche se l’ufficialità del trasferimento arriverà soltanto nella giornata di oggi. Se l’iter burocratico dovesse chiudersi in mattinata, l’attaccante si allenerà per la prima volta insieme ai compagni. Altrimenti via a qualche seduta “in solitaria” prima di aggregarsi al gruppo lunedì, quando riprenderanno gli allenamenti. Tra una settimana potrebbe essere già convocato per l’anticipo con la Lazio. Poi starà a lui inserirsi il prima possibile e trovare la via del gol con altrettanta velocità. Così scrive La Gazzetta dello Sport.
IN FERMENTO. Firenze negli ultimi giorni è stata in fermento. Se non altro l’acquisto del possente centravanti brasiliano è stato gradito dalla piazza, attratta soprattutto dai 27 gol in 31 partite segnati in stagione con la maglia del Basilea. L’Italia però è un’altra cosa ed imporsi in A è un passo tosto anche per chi è abituato a segnare a raffica. Una cosa non gli mancherà. Il supporto iniziale. Il nuovo attrae sempre, figurarsi dopo la ferita lasciata dall’addio di Vlahovic. Nel suo caso quindi, potrà godere di un surplus di affetto e speranze. Chiaro che le risposte dovrà poi darle il campo.
BOCCONI AMARI. Anche perché ieri è stato un giorno tosto da digerire per i tifosi della Fiorentina che hanno iniziato col vedere Vlahovic al J Medical, poi l’abbraccio social con Bonucci e il benvenuto di Chiesa prima della trasformazione finale da DV9 a DV7. Dal punto di vista calcistico, poche cose fanno più male a chi tifa per la Viola. Cabral dovrà provare il prima possibile a scaraventare in porta anche le sofferenze dei tifosi che si sentono traditi dalla sua voglia di Juve. Sia dei molti soddisfatti della partenza immediata visto il non rinnovo. Ma anche di coloro che non avrebbero mai voluto l’addio a gennaio del capocannoniere del campionato in una stagione così buona. La società di Commisso dovrà gestire un momento complicato dal punto di vista tecnico ed ambientale di una città che si aspetta nei prossimi mesi nuovi investimenti.
INSERIMENTO. Ora tocca ad Italiano plasmare il nuovo attacco. Nell’ultima a Cagliari l’assenza di sincronismi in avanti si è sentita. Piatek si è impegnato giocando per la squadra, Ikonè ha abbagliato con un paio di lampi mostrando però un’intesa coi compagni ancora tutta da costruire. Ora toccherà anche a Cabral. Attaccante dal gran fisico e col vento del tifo in poppa. Ma anche dal rischio del paragone ingombrante sempre in agguato.
Di
Redazione LaViola.it