Un altro poker in trasferta in Conference per i viola: grande prova di forza di squadra. Gonzalez tornato decisivo, Fiorentina rullo compressore
Un’altra prova di forza della Fiorentina. Un altro poker in trasferta in Conference. Un altro Fiorentina show, insomma. La nona vittoria consecutiva in Europa, il tredicesimo risultato utile di fila in tutte le competizioni, vale un piede e mezzo in semifinale di Conference. Il 4-1 con cui i viola superano il Lech Poznan a domicilio è l’ennesimo esame superato della truppa di Italiano, che si sbarazza di un altro ‘spauracchio’ europeo con quattro gol e l’autorevolezza di chi ha tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo.
POKER. Voleva tornare decisivo, Nico Gonzalez. Lo aveva detto con grande determinazione alla vigilia. E lo ha dimostrato sul campo. Accelerazioni, strappi, un palo che ha propiziato il gol di Cabral che ha stappato la partita e la rete del nuovo vantaggio, molto bella, con stacco aereo imperioso. Per fortuna la sua sostituzione non sembra legata a niente di particolarmente grave (sembra un giramento di testa): sospiro di sollievo, visto che a fine primo tempo si toccava il ginocchio dopo uno scontro. Al suo posto è entrato Ikonè, che a sua volta è entrato nell’azione del tris di Bonaventura (bene, nell’occasione, anche Brekalo, che aveva colpito un palo appena prima dell’1-1) e poi si è inventato il poker che ha chiuso i conti. Quattro gol per quattro marcatori diversi. Fanno 30 reti in totale in Conference: miglior attacco del torneo e, in generale, di tutte le competizioni Uefa. Meglio di Manchester City e Napoli (25), per intendersi, anche se la Champions è ovviamente di tutt’altro livello.
SEMIFINALE IPOTECATA. Ma la Fiorentina questa ha, di competizione europea. E la sta onorando al meglio. Con un sogno stupendo: arrivare fino a Praga. Era partita soffrendo contro una delle avversarie più forti (il Twente), nei playoff di agosto, poi aveva iniziato male il girone. Ma dal doppio confronto con gli Hearts la squadra di Italiano non si più fermata. Segnando gol a grappoli contro tutti, su qualsiasi campo. Con i due centravanti, Cabral e Jovic, oggi capicannonieri di Conference con 6 gol a testa. Davanti a tutti. Dopo aver ipotecato la finale di Coppa Italia, con il 2-0 di Cremona, ecco quindi la fiches per prenotare l’appuntamento in semifinale con la vincente di Basilea-Nizza, che tra una settimana si sfideranno in Francia dopo il 2-2 in Svizzera. Giovedì prossimo per i viola il ritorno al Franchi contro il Lech, mentre l’11 e il 18 maggio sono in programma le semifinali. Stasera è più facile pensarci.
LA FORZA DEL GRUPPO. Passo dopo passo la Fiorentina ha preso convinzione delle proprie forze. La Conference da competizione che toglieva energie è diventata il trampolino per le certezze viola. La rimonta nel gironcino è servita a ripianare qualche buco lasciato in campionato, il poker di Braga di metà febbraio è invece servito ad inaugurare la striscia positiva che dura tuttora. Una sfida in cui la Fiorentina ha preso consapevolezza di poter fare la voce grossa anche con una delle squadre più accreditate del torneo. Da lì è scattato qualcosa di decisivo nella testa di Biraghi e compagni. Che oggi sono arrivati a quota 13 risultati utili di fila. Con il contributo di tutti. Di un gruppo che mesi fa pagava le rotazioni di partita in partita e che oggi vede questa alternanza come una delle principali forze. Ranieri ha retto bene l’urto in Polonia con la solita generosità, Brekalo si è confermato risorsa per questa squadra dopo tanti mesi in naftalina. Altri protagonisti sono attesi lunedì, contro l’Atalanta al Franchi. Altro snodo importante per la stagione. Perché se le due coppe possono rendere storica questa stagione, anche in campionato la voglia è di riagganciare le posizioni europee. I nerazzurri (6°) sono in difficoltà e sono avanti di 7 punti. “Niente limiti, solo orizzonti”, il mantra di Italiano. E questa Fiorentina vede orizzonti sempre più luminosi.
Di
Marco Pecorini