Ancora una sconfitta casalinga, due punti dopo quattro giornate e preoccupazione nell’aria. Ora vietato sbagliare a Pisa
Piovono fischi su questa Fiorentina che si fa rimontare dal Como ed esce dal proprio stadio sconfitta come una settimana fa con il Napoli, rimandando ancora l’appuntamento con la prima vittoria in campionato. Parlare di crisi dopo quattro partite può essere eccessivo, certo è che i due punti in classifica sono un bottino misero e sommati a una difesa che continua a subire e un attacco ancora inceppato alimentano un clima di forte delusione e preoccupazione. Così scrive Tuttosport.
SOSTEGNO. «Sono molto amareggiato e triste, in settimana i ragazzi lavorano bene ma poi non riescono a tradurlo in gara. I tifosi giustamente ci hanno fischiato, bisogna dare di più, io per primo, tocca a me trovare le soluzioni» mormora il tecnico viola che incassa immediato il sostegno della società: «Siamo dispiaciuti, non ci aspettavamo questi risultati, ma siamo all’inizio di un percorso e Stefano gode della nostra fiducia illimitata. E’ il nostro condottiero, un uomo di esperienza, la stagione è ancora lunga, la rosa è ottima, siamo convinti che ne usciremo» afferma il ds Daniele Pradè.
UN TEMPO. Durano solo un tempo i quattro decisi da Pioli nel 4-4-2 col doppio centravanti Piccoli-Kean (l’intesa ancora stenta), esordio dal 1’ di Nicolussi Caviglia, Fazzini e Lamptey (costretto a uscire per un infortunio al ginocchio sinistro), fra gli esclusi Comuzzo, Fagioli, Dzeko, Gudmundsson. L’inizio della Fiorentina promette bene e il vantaggio già al 6’ pare preludere all’attesa svolta. Il resto della gara racconta invece ben altro, secondo ko interno di fila e contestazione. Domenica c’è il derby col Pisa, vietato fallire.
Di
Redazione LaViola.it