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Polverosi sul CorSport: «Gli altri fanno sempre gol. Solo diventando squadra ci si può salvare»

A Parma la Fiorentina doveva solo vincere, ma ha perso ancora. E ora un filotto da paura

Se la Fiorentina non fosse in quella disperata condizione in cui si trova da inizio campionato, potremmo perfino trovare qualcosa di buono nella sconfitta di Parma. La reazione, per esempio. La terza buona partita di Fagioli, che finalmente ha dato ragione a Pioli e a Vanoli: può fare il regista. I tiri in porta, tanti, più del Parma. Ma poi resta il risultato e col risultato pure la facilità con cui questa squadra prende gol. Sempre. A cui aggiungiamo ancora l’incapacità di trasformare un lavoro decente (almeno a tratti) in qualcosa di concreto. Mortificato anche il 5-1 sull’Udinese: più che un bagliore, un abbaglio per chi ci aveva visto chissà cosa. Così scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport – Stadio. 

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SEGNANO TUTTI. La Fiorentina ha una difesa pessima, meglio, un sistema difensivo che agevola l’avversario e addirittura lo invoglia a concludere perché sa che, prima o poi, il gol lo segna. Quello che i viola hanno preso ieri grida vendetta e non è certo la prima volta. Un cross scodellato in mezzo all’area di rigore, un tentativo non riuscito di Pellegrino di girare la palla in porta, palla che rimbalza e che Sorensen mette di testa in rete con due giocatori viola, Dodo e Fortini, che dormono e lasciano che il danese segni il suo primo gol in Serie A. De Gea non fa più miracoli, Dodo solo una volta in tanti anni ha preso applausi convinti per la fase difensiva (contro Kvaratskhelia, peraltro...), Pongracic non ha mai brillato come marcatore, un po’ meglio Comuzzo e sempre in sofferenza Viti, tanto da essere sostituito all’intervallo. A gennaio occorrono marcatori di scorza dura come i vecchi “stopper”.  

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IMPRESA. Era una partita che la Fiorentina doveva vincere per forza. E l’ha persa. Per ora sono cinque punti per la zona salvezza (in attesa delle altre partite) e anche se restasse questa distanza, dopo 17 giornate con 9 punti servirebbe un’impresa storica per restare in Serie A. A Firenze aspettano l’arrivo di Paratici e soprattutto un ribaltone sul mercato. Ma quanti giocatori possono entrare e quanti possono uscire? Due, tre, quattro? La realtà è che la Fiorentina può salvarsi solo in un caso, che oggi sembra impossibile da realizzarsi: che diventi finalmente una squadra capace di percepire cosa sta rischiando. Adesso il calendario si fa ancora più duro e mette in fila Cremonese, Lazio, Milan e Bologna. Cari viola, o vi svegliate o qui non si salva nessuno. 

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