Non si può mai stare sereni in casa viola, anche per fattori esterni che spesso intaccano proprio i piani gigliati
La Fiorentina, che contava di avere ormai chiuso per Stefano Pioli (per il quale era solo una questione di tempo), adesso si trova fortemente insidiata dalla Nazionale. Con l’addio a Spalletti dopo il ko contro la Norvegia Gravina sta cercando il nuovo ct per il nuovo corso azzurro.
Il preferito della Federazione sarebbe Claudio Ranieri, il quale non ha mai nascosto un certo interesse verso la Nazionale, ma attualmente è impegnato con la Roma in un ruolo dirigenziale e al momento non sembra aver intenzione di tornare in panchina.
Gravina ci sta provando ma l’alternativa è proprio quel Pioli che la Fiorentina contava di aver chiuso. Anche in questo caso il tecnico, seppur legato a doppio filo a Firenze, è lusingato dall’interesse della Federazione e avrebbe aperto a questa possibilità.
E’ ancora tutto aperto ma a questo punto è chiaro che c’è una sfida aperta tra Fiorentina e Nazionale. Se prima i viola dovevano solo aspettare che Pioli si liberasse dall’Al-Nassr ora devono battere la concorrenza di Gravina.
Tutto in ballo con il tecnico che non ha sciolto le riserve e prende tempo.
Intanto Pradè riprende il taccuino delle alternative per non rimanere a bocca asciutta
Mentre Pioli prende tempo la Fiorentina è costretta nuovamente a muoversi. Le alternative sono le solite di due settimane fa con una suggestione in più: Luciano Spalletti.
Chiariamoci: ad oggi non è una priorità della Fiorentina, è solo il nome indicato dai più dopo l’esonero dalla Nazionale. Spalletti è anche l’allenatore scelto da Pradè ai tempi della Roma per rilanciare i giallorossi. Un tecnico che evidentemente rappresenterebbe, come Pioli, un allenatore capace di vincere. Un allenatore da sempre vicino ai colori viola e che potrebbe rappresentare un nome (alla Pioli) che permetterebbe a Pradè di smorzare i toni della contestazione nei suoi confronti.
Pioli/Spalletti: la Fiorentina potrebbe comunque cadere in piedi, ma il secondo potrebbe non essere la prima alternativa a Pioli di Daniele Pradè.
Ad oggi il più vicino alla panchina viola (saltasse Pioli) sarebbe Thiago Motta, reduce dalla batosta con la Juventus e volenteroso di ripartire.
La Fiorentina, però, prima di affondare il colpo su un altro allenatore aspetta di capire le intenzioni di Pioli, che certo comunicherà le sue volontà al club il prima possibile. Parallelamente i viola sperano che Gravina riesca a convincere Ranieri (che come detto resta la prima scelta della Federazione).
Di
Francesco Zei