A riposo nel giovedì di Conference, il centravanti viola è pronto a tornare titolare
Di nuovo aggrappati alle solide spalle di Moise Kean. Dopo il tris di Conference a Vienna, dove però là davanti il buon Piccoli ha trovato discrete difficoltà di finalizzazione, in campionato è di nuovo il turno del numero 20 viola. Rimasto a riposo contro il Rapid per svolgere allenamenti personalizzati per preservare la sua caviglia, contro il Bologna Kean tornerà ad essere la bocca di fuoco dell’assetto di Stefano Pioli.
CON GUD. Ancora nell’assetto a punta unica, con il supporto di Gudmundsson ma senza un altro centravanti al suo fianco. Libero, insomma, di svariare su tutto il fronte offensivo, di sfidare i centrali avversari, di trovarsi corridoi e spazi per sprigionare la propria forza. Come accaduto nel primo tempo contro la Roma, quando non a caso aveva trovato il suo primo (e fin qui unico) gol di questo campionato. Poi nella ripresa Pioli gli aveva affiancato Piccoli limitando di fatto il suo raggio d’azione. Domani di nuovo al Franchi, di nuovo con Kean supportato dall’islandese. Servono tremendamente i gol di Moise per trovare la prima vittoria in campionato.
DAL PRIMO… ALL’ULTIMO? Il Bologna del resto è una squadra che evoca dolci ricordi a Kean. Era il 27 maggio 2017 quando il giovane Moise segnava il suo primo gol in Serie A. Il primo classe 2000 a segnare in uno dei massimi campionati europei. L’inizio dell’ascesa di un predestinato che ha avuto bisogno del supporto, del sostegno e dell’amore di Firenze per diventare davvero grande. Fino al ruolo di centravanti della Nazionale. Contro il Bologna (tra le ‘vittime’ preferite del centravanti viola) Kean ha segnato anche un’altra volta con la maglia della Juve, più nel ritorno dello scorso anno in campionato. Il gol decisivo in quel 3-2 che fu determinante poi per un posto in Conference della Viola di Palladino. Ripetere quel gesto, e soprattutto quel risultato, sarebbe linfa vitale per questa Fiorentina.

Di
Marco Pecorini