Le parole del difensore montenegrino, oggi al Trabzonspor, sul suo trasferimento da Firenze a Madrid nel 2015
Stefan Savic, ex difensore della Fiorentina, in un’intervista a Relevo è tornato sull’addio nell’estate 2015 alla Fiorentina per andare all’Atletico Madrid: “Parlai con il mio agente. Dopo tre anni alla Fiorentina avevano bisogno di monetizzare e vendere alcuni giocatori. Dissero che potevo avere mercato. Sapevo che sarei andato via quell’estate e si parlava già molto dell’Inghilterra, di altri club in Italia… In quel periodo avevo un’offerta dallo Zenit San Pietroburgo, che era molto, molto importante finanziariamente”.
L’ATLETICO. “Un giorno mi hanno detto: “L’Atletico Madrid è una possibilità, c’è un’offerta”. E ho detto subito: “Vado”. E dico la verità, non molti lo sanno, ma sono andato all’Atletico Madrid per quasi lo stesso stipendio che percepivo alla Fiorentina. Ho visto il club, mi sono identificato con esso, mi piaceva il modo in cui giocava, due stagioni prima erano arrivati in finale di Champions League, Miranda se n’era andato, avevano questo duo con Godín, c’era Giménez, un giovane difensore centrale con un grande futuro… Ho detto al mio agente: “Guarda, voglio andare all’Atlético Madrid, ma prima voglio sentire cosa ne pensa l’allenatore”. Alla fine è l’allenatore a prendere la decisione. Avevo 24 anni e dovevo prendere una buona decisione. Mi ha chiamato Simeone e mi ha detto: “Ti stiamo aspettando, se vieni, starai bene. Sei il pezzo mancante nella difesa”. Dopo quella conversazione ho detto “Atlético”. E ci sono andato. L’aspetto economico per me non era affatto importante”.
TURCHIA. Perché ora il Trabzonspor? “Fin dal primo giorno in cui ho deciso di cambiare squadra loro sono stati lì. Chiamavano sempre. C’erano anche altre opzioni, ma io volevo sicurezze. Mi offrivano un anno più uno, vuol dire che non mi volevano tanto. Loro ci sono sempre stati, mi hanno offerto un triennale, mi hanno chiamato. Faccio molta attenzione alle emozioni, ho visto come vivono le persone qui e come vive il club. E’ importante per me, ho ritrovato qualcosa che avevo anche all’Atletico. Ma è stato difficile lasciare dopo quasi 10 anni Madrid”.
Di
Redazione LaViola.it