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Editoriali

Restyling Franchi, senza i fondi Ue tutto si complica. Fiorentina a caccia dell’impresa a San Siro, per iniziare al meglio un ciclo decisivo

La questione stadio ha inevitabilmente tenuto banco nelle due settimane di sosta, ora però la Fiorentina torna sul campo in un aprile decisivo. A partire dalla sfida con l’Inter

Archiviata la sosta, siamo arrivati alla vigilia di Inter-Fiorentina. Finalmente si tornerà a parlare di calcio, cosa che durante questi ultimi giorni poco si è fatto.

A Firenze è stata infatti la questione stadio il trend topic durante la sosta per le nazionali, tra la questione trasloco per due anni e l’inghippo non di poco conto dello stop della Commissione Ue ai 55 milioni stanziati per il restyling del Franchi e la riqualificazione di Campo di Marte. Verrebbe a mancare circa un quarto dell’investimento complessivo. Da ciò che emerge fino a oggi, sembra difficile che l’UE torni sui suoi passi.

Un problema molto complicato che va a minare l’effettiva fattibilità di un progetto che finora stava procedendo abbastanza fluentemente nei vari iter burocratici. Con le tempistiche che restano più che stringenti, visto che per evitare di perdere i restanti fondi del PNRR il termine di fine 2026 resta valido. Una portavoce della Commissione Ue ha dichiarato che i progetti sullo stadio di Firenze su quello di Venezia “non erano parte del piano di Recovery iniziale” dell’Italia. Di tutta risposta, nella serata di ieri il Comune di Firenze, oltre a motivare il perché il progetto stia nel PNRR fin dall’inizio, ci ha tenuto a far sapere di aver già iniziato a spendere i soldi, finora circa 8,5 milioni, in quanto già stanziati.

Se l’Unione Europea non tornerà indietro, bisognerà vedere se lo Stato italiano sarà disposto a sobbarcarsi i costi rimanenti. Quasi impossibile che subentri un privato, in primis Commisso. Altrimenti, c’è l’ipotesi di ridurre il progetto in essere per farlo coincidere coi soldi attualmente stanziati. Infine, la possibilità che tutto si concluda con un nulla di fatto. Ci attendono altre settimane intense per conoscere il futuro dello stadio Franchi.

Intanto, la Fiorentina si appresta a cominciare il pluriannunciato tour de force di aprile. A cominciare dal big match di San Siro contro un Inter in crisi di risultati e ferita, perciò particolarmente pericolosa. All’andata fu 3-4 immeritato per i nerazzurri, tra chiari errori arbitrali a favore della squadra di Inzaghi (mancato rosso a Dimarco) ed errori gravi individuali commessi dai viola (su tutti, l’erroraccio di Venuti nel finale). La sfida all’orizzonte vede due squadre con umori diversi, tra una Fiorentina che viene dal suo miglior periodo della stagione e un’Inter che sopperisce alle difficoltà in campionato solo grazie ai risultati nelle coppe.

Ma si sa: la sosta può cambiare tanti equilibri nel campionato. I viola negli ultimi anni non hanno brillato al rientro in campo dopo lo stop. E l’Inter resta decisamente la squadra più forte, oltre a poter contare sul fattore campo. La Fiorentina avrà il vantaggio di aver ben poco da perdere (a differenza dei nerazzurri) e tutto da guadagnare dal match del Meazza. Raramente la squadra di Italiano ha ‘cannato’ la prestazione nei big match di Serie A, l’auspicio è che si possa ripetere l’impresa di un mese fa ai danni dei cugini del Milan. Iniziare il ciclo terribile facendo risultato a San Siro darebbe un’ulteriore iniezione di fiducia a una squadra che ha la possibilità di fare grandi cose nei prossimi due mesi.

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