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Repubblica - Avanti coi cambiamenti. La Fiorentina passa a quattro dietro

La Fiorentina passa a quattro dietro. Cambiamenti in vista per la squadra di Vanoli, in cerca di punti salvezza

Va bene il patto con i tifosi, con la richiesta di aiuto e sostegno rivolta da Dzeko agli ultras domenica e recepita in pieno dalla città, ma per uscire dalla crisi la Fiorentina ha bisogno anche di novità tattiche, scrive Repubblica

Di nuovi schemi e sistemi di gioco che già in questi allenamenti, in una settimana senza coppe e impegni infrasettimanali, Vanoli sta sperimentando. Il primo sbocco naturale per cambiare pelle e risalire dall’ultimo posto in classifica senza vittorie è il passaggio alla difesa a quattro: pur giocando a tre, sistema che offre maggiore copertura, i viola infatti sono una delle difese peggiori del campionato, con 21 gol presi in 13 partite. Un rendimento che quindi apre a un cambiamento. Giocando a quattro Vanoli metterebbe Comuzzo, Ranieri o Pongracic come centrali nella loro posizione preferita, sacrificando soltanto Marì più adatto a tre che a quattro. Non solo, pur mancando di esterni offensivi, vera lacuna del mercato estivo, le coppie di terzini sarebbero comunque sufficienti con Dodo e Fortini, più Kouadio da una parte e Parisi e Gosens, più eventualmente Viti o lo stesso Ranieri, dall’altra. Il tedesco, che conta di tornare a disposizione col Sassuolo e che continua a dividersi tra palestra e sedute sul campo con il resto dei compagni, è però il vero ago della bilancia: quando sarà pienamente recuperato offrirà a Vanoli la possibilità di mettere in campo un 4-4-2 con doppia catena sugli esterni, due mediani e doppia punta, Kean e Piccoli. In quel caso Gosens giocherebbe più avanzato, da esterno offensivo, sfruttato anche per i suoi inserimenti e per la capacità di attaccare la porta. 

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Certo, nel 4-4-2 a destra mancherebbe un esterno vero ma potrebbe adattarsi Fazzini o in alcuni casi anche Gudmundsson, col chiaro intento di creare superiorità numerica. In mezzo al campo, nei due, Mandragora e Sohm, oppure uno di loro più un palleggiatore come Fagioli o Nicolussi Caviglia. L’altra alternativa tattica, in attesa di recuperare Gosens, sarà il 4-3-1-2. Con la citata difesa a quattro, questo sistema collocherebbe Gudmundsson nella sua posizione naturale di trequartista, con Fazzini prima alternativa, ma soprattutto garantirebbe un utilizzo diverso dei centrocampisti, potendo quindi ripartire da un vertice basso, Fagioli o Nicolussi Caviglia e diverse mezzali, Mandragora, Sohm, Ndour e lo stesso Fazzini, con Piccoli e Kean davanti come certezze e Dzeko e Kouamé come alternative. 

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