Continua il conto alla rovescia per il ritorno del tecnico a Firenze. Da tempo ormai si è capito che è solo una questione di tempo
Superata anche l’insidia Nazionale ormai nulla ostacola il ritorno di Stefano Pioli alla Fiorentina. E’ dunque solo una questione di tempo, ma il tecnico tornerà a sedersi sulla panchina viola.
Tocca aspettare luglio ma nel frattempo, si spera, la società porterà avanti proprio con il tecnico le strategie di mercato per la squadra che anche stavolta sarà impegnata su tre fronti e che, stavolta ancora di più, dovrà puntare alla vittoria di una Conference League che in questa occasione non presenta avversari particolarmente temibili.
Dal Viola Park hanno convinto Pioli a proseguire sul quel 3-5-2 su cui la società e Palladino avevano cominciato a costruire il mercato estivo. Dunque avanti con un modulo che nella passata stagione ha lasciato più dubbi che certezze.
Una squadra da rifare, ancora una volta
E nel 3-5-2 manca da subito un centrale della difesa a tre. Palladino aveva provato con scarsi risultati Ranieri, Comuzzo e Pongracic con il solo Pablo Marì capace di giocare in quel ruolo.
Se si vuole ripartire da quel modulo serve trovare una certezza nel ruolo più delicato della difesa a tre. Poi sarà il tempo delle fasce: Parisi può realisticamente e concretamente andare alla Lazio (si aspetta solo l’affondo di Sarri) e a sinistra potrebbe anche essere promosso quel Fortini che in Serie B tanto bene ha fatto.
Senza dimenticare Biraghi che sarebbe un cavallo di ritorno ingombrante sia in squadra che nello spogliatoio. Giocatore andato via da Firenze perché non aveva spazio e che tornerebbe, nuovamente, da riserva di Gosens. Un ritorno non utile al progetto tecnico della Fiorentina. La scelta di calcio sarebbe promuovere Fortini e vendere Biraghi. A destra Dodo viaggia verso la cessione e dunque la fascia sarà completamente da ricostruire, visto che si dovrà trovare un nuovo titolare e un’alternativa di questo.
A centrocampo ci sarà sicuramente Fagioli, poi tanti punti interrogativi. Attenzione a Mandragora che dopo un’ottima stagione è finito nel mirino di qualche club di alta classifica di Serie A. La Fiorentina, che non considera nessuno incedibile, potrebbe anche cederlo di fronte a una buona offerta. Ma la mediana, con Cataldi pronto a tornare alla corte di Sarri, necessita di interventi strutturali, un nuovo cervello per la nuova Fiorentina di Pioli.
Interventi importanti e costosi per rifornire la mediana di titolari.
Infine l’attacco: la Fiorentina non riscatterà Gudmundsson che dunque tornerà al Genoa. I viola, dopo gli 8 milioni spesi per il prestito, proveranno a intavolare una nuova trattativa con il Genoa sperando che non ci siano altri club pronti a offrire di più, e che il giocatore spinga per rimanere a Firenze. Situazione apertissima e impronosticabile al momento.
Su Kean la Fiorentina può fare ben poco: la clausola c’è e tocca aspettare per capire il mercato. Ribadiamo che nessuno a Firenze è incedibile e anche l’attaccante non fa eccezione.
Dunque la continuità tra Palladino e Pioli potrà essere giusto sul modulo adottato perché, come detto, cambieranno tanti, tantissimi, titolari rispetto alla passata stagione. Come di consueto sarà un mercato lungo quello della Fiorentina con i colpi che arriveranno a estate inoltrata.
Di
Francesco Zei