Kean a mezzo servizio e un super De Gea, la Fiorentina limita i danni a Firenze. Poche note positive, soprattutto il risultato
La notizia migliore è che tutto è ancora aperto. E che il Betis che avrebbe probabilmente meritato un vantaggio più alto è ancora lì, a un gol di distanza. La serata di Siviglia insomma non ha chiuso il discorso qualificazione rimandando di una settimana il verdetto su chi affronterà con tutta probabilità il Chelsea nella finale del 28 maggio. Così scrive Ernesto Poesio sull’edizione online del Corriere Fiorentino.
POCHE NOTE POSITIVE. Fiorentina ancora in piena corsa dunque anche se va detto che nel coloratissimo e assai caloroso catino del Betis sono state poche le note positive da salvare e da cercare di replicare al Franchi fra una settimana. Tra queste c’è sicuramente il lancio per Gosens che è sembrata la soluzione più concreta per far male agli spagnoli. Una combinazione innescata da Mandragora che certamente Pellegrini studierà per la gara di ritorno ma sulla quale la Fiorentina dovrà insistere nella speranza che la stessa giocata possa essere completata anche a destra nel caso dovesse rientrare Dodò. Già le assenze, non tantissime in casa viola, ma molto pesanti. Quella del brasiliano, sicuramente, e quella per almeno un tempo di Moise Kean che tutti si aspettavano in campo dal primo minuto ma che invece Palladino ha inserito solo nella ripresa. Con lui in campo i viola hanno quantomeno guadagnato peso offensivo, messo in apprensione la difesa biancoverde e aumentato la fiducia generale.
ASSENZE E RECUPERI. L’ennesima dimostrazione che questa squadra senza il suo bomber (e senza De Gea anche ieri capace di tenere i viola in gara grazie a un intervento prodigioso nella ripresa) avrebbe fatto probabilmente un percorso diverso sia in coppa che in campionato. Ma Moise, al ritorno, ci sarà dal primo minuto e non ci sono motivi per non guardare con fiducia a una partita che si annuncia sì difficile sotto tutti gli aspetti, ma di certo non impossibile. E’ innegabile però che molto dipenderà da come i viola arriveranno alla gara.
RECUPERARE ENERGIE. La partita di Roma di domenica assorbirà tante energie sia fisiche sia mentali per un finale in cui ogni errore può essere pagato carissimo. In bilico, fra una stagione positiva e una piena di rimpianti, la Fiorentina dovrà cercare di trovare qualcosa di più per superare nel migliore dei modi un momento così decisivo e intenso. In questo senso l’ennesimo infortunio a Cataldi rappresenta un’altra tegola a cui Palladino dovrà fare fronte in un reparto che deve anche assorbire il momento no di Fagioli, anche ieri abbastanza fuori dalla partita. Recuperare le forze e mantenere il più possibile alta la fiducia. Il compito dell’allenatore, ora che le partite decisive sono così ravvicinate, sembra essere soprattutto questo. Nella speranza che fra una settimana anche il Franchi riesca a spingere i viola alla rimonta così come a Siviglia il muro biancoverde ha moltiplicato le energie del Betis. Si parte in svantaggio, ma non sconfitti.
Di
Redazione LaViola.it