La seconda parte dell’intervista esclusiva di LaViola.it con il terzino cresciuto nel settore giovanile viola e oggi in prima squadra
Analizzata la sua estate difficile vissuta recuperando da un infortunio, Niccolò Pierozzi spiega quali sono gli obiettivi personali e quelli che la squadra si è prefissata. Questa la seconda parte dell’intervista in esclusiva a LaViola.it:
Sabato vi aspetta una sfida difficile come quella contro il Milan. Come state preparando la gara?
“Ci mancano ancora tanti giocatori, quando torneranno tutti prepareremo la partita con la mentalità solita, andando a prenderli alti per fare il nostro gioco“.
La parola Champions si può pronunciare nello spogliatoio o è un’eresia?
“Non è un’eresia, ma ancora è presto. Siamo soltanto a fine novembre. Tutti vogliamo fare meglio dell’anno scorso e il meglio possibile, quindi andare a Milano e vincere. I punti sono quelli, se siamo lì è perché li abbiamo meritati“.
Cosa manca per migliorare la scorsa stagione?
“Un titolo… Dopo due finali manca solo quello. Io lo scorso anno non c’ero e alcune dinamiche non le ho conosciute, ma l’obiettivo di quest’anno è quello“.
Una delle poche note negative di questo inizio di stagione è la scarsa efficacia delle punte, che stanno faticando a far gol. Come li vedi in allenamento?
“Sono loro i primi a non essere contenti, ma sono anche i primi a impegnarsi in allenamento per poter aiutare la squadra“.
Hai qualche idolo?
“Adesso guardo i migliori in Europa, come per esempio Di Lorenzo, per cercare di rubargli il più possibile. Poi uno si forma da solo e cerca di fare il suo percorso. A livello di idolo io sono cresciuto con Jovetic, andavo allo stadio quando c’era lui“.
Ti piacerebbe tornare a giocare con tuo fratello (Edoardo Pierozzi, oggi in prestito al Cesena, ndr)?
“Da morire. Per fortuna siamo giovani e abbiamo tanto tempo per recuperare. Uno dovrebbe cambiare ruolo (anche il fratello è terzino destro, ndr), ma sarebbe una bellissima esperienza. Ci sentiamo tutti i giorni, siamo da stimolo l’uno per l’altro. Ci diciamo le cose come stanno, siamo gli unici, dunque lo devo sempre ascoltare. Guardiamo sempre le partite l’uno dell’altro e ci confrontiamo. Abbiamo un bel rapporto“.
Chi è Niccolò Pierozzi fuori dal campo? Cosa ti piace fare nel tempo libero?
“Mi piace molto il tennis. Poi sono un ragazzo tranquillo. Ho smesso di studiare ma per la gioia di mia mamma potrei pensare di ricominciare. Io sono di qui, di Firenze, qui ho gli amici e la famiglia. Altrove ci sarebbero molti momenti morti, invece qui per me è tutto diverso. Fa una gran differenza poter giocare dove si è cresciuti e dove si hanno tutti gli affetti. Sto notando molto la differenza“.
Quali sono adesso i suoi obiettivi personali?
“Guardo a breve termine. Voglio tornare a sentirmi io dopo quello che ho passato. Voglio essere pronto se ci saranno nuove occasioni per giocare. Poi vediamo cosa succederà“.
A gennaio vuole rimanere a giocarsi il posto o meglio andare in prestito?
“Vedremo, ancora ci sono due mesi per prendere decisioni. Io adesso voglio rimanere per giocarmi le mie carte, poi valuteremo tutto insieme alla società“.
Di
Niccolò Misul