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Beloko a VI.IT: «A Losanna c'è grande entusiasmo per la partita di giovedì. Nessun rimpianto sulla mia esperienza a Firenze»

4 min di lettura

L'ex viola, oggi al Losanna, ai nostri microfoni: «Fiorentina squadra speciale per me. Mi fa male vederla ultima in classifica»

Nicky Beloko è stata una delle ultime ‘pianticelle’ di Pantaleo Corvino. Arrivato alla Fiorentina nel 2018, è rimasto di proprietà dei viola fino al 2021, militando principalmente in Primavera, con cui ha vinto la Coppa Italia 2019. In mezzo anche alcuni prestiti. Per lui anche l'emozione dell'esordio in Serie A, il 29 aprile 2019 a Sassuolo, quando sulla panchina della Fiorentina sedeva Montella.

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Oggi Beloko milita nel Losanna, che giovedì sarà l'avversario dei viola in Conference League. Queste le dichiarazioni che ha rilasciato in esclusiva a LaViola.it:

Come sta andando la tua esperienza al Losanna?
«Sulla mia esperienza al Losanna posso dire che sta andando molto bene. Sono stato accolto nel migliore dei modi dai miei compagni di squadra, che mi hanno subito integrato nel gruppo. Mi sento a mio agio e sono davvero soddisfatto».

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Come sta la squadra in vista della partita contro la Fiorentina?
«La squadra sta lavorando bene e nello spogliatoio c’è grande entusiasmo in vista della prossima partita contro la Fiorentina. Non vediamo l’ora di scendere in campo. Siamo carichi, con tanta fame e determinazione. Vogliamo fare qualcosa di importante davanti al nostro pubblico per provare a vincere questa partita e daremo il massimo per avere la possibilità di conquistare i tre punti».

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Cosa ha rappresentato la Fiorentina per te? Che ricordi hai?
«La Fiorentina per me è una squadra speciale. Sono arrivato in Italia, ho giocato con la Primavera e abbiamo vinto la Coppa Italia. Per me è stato un anno fantastico: quando sono arrivato non pensavo potessimo fare quello che abbiamo fatto».

Che ricordo hai dell’esordio contro il Sassuolo?
«Quando sono entrato col Sassuolo, per me è stato un momento speciale. Era la mia prima partita tra i professionisti in Italia». 

Com’era il tuo rapporto con Montella? Hai qualche aneddoto?
«Mister Montella è un allenatore speciale: quando è arrivato ha fatto capire ai giovani che avrebbero potuto avere la chance di giocare in prima squadra. Per un giovane avere un allenatore così è perfetto».

C’era qualche compagno che ti aiutato in particolar modo a Firenze?
«Quando sono arrivato in Italia sono andato a trovare Christian Koffi, un ragazzo che giocava nella Primavera e parlava francese come me. Da quel momento è nata una grande amicizia»

Cosa ricordi di quella tournée negli Stati Uniti alla quale hai partecipato?
«Quella tournèe negli USA con la Fiorentina è stata speciale per me. Era la prima volta che andavo negli Stati Uniti. Ho visto un paese molto bello. Giocare contro l'Arsenal per me è stato speciale: li avevo visti solo in televisione, è stato molto emozionante vedere i giocatori dei Gunners dal vivo».

Ha qualche rimpianto della sua esperienza a Firenze?
«No, non ho alcun rimpianto. Quando sono arrivato in Italia era il salto giusto da fare per la mia carriera, per me è stata una bella esperienza: il paese è perfetto, le persone sono brave. Mi hanno fatto crescere molto».

Ti sei trasferito anche in MLS all’Austin, cosa non ha funzionato?
«Secondo me trasferirsi negli Stati Uniti questa estate era la scelta giusta da fare. Sono tornato perché avevo un problema familiare, la mia ragazza aveva un problema. Non c'è stato nessun problema nella mia esperienza professionale all'Austin, sono tornato solo per un problema di famiglia».

Nella Fiorentina c’è Sohm con cui hai giocato in U21, lo hai sentito?
«Ho giocato con Simon da giovane in Nazionale, è tanto che non ho più contatti con lui»

La Fiorentina si trova nel momento più complicato della sua storia recente, ultima in classifica. Ti fa strano vederla così?
«Mi ha fatto male vedere che la Fiorentina è ultima in classifica, perché è una tra le più grandi squadre in Italia».


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