Oggi Commisso parlerà con Kean del futuro dell’attaccante. Partita a Cagliari da non fallire per la Fiorentina
Sarà una Pasqua di lavoro per la Fiorentina, che stamani si allenerà al centro sportivo prima di festeggiare con un pranzo tutti insieme al Viola Park. E’ vigilia per i ragazzi di Palladino, che nel pomeriggio voleranno verso la Sardegna. Domani la sfida al Cagliari è un crocevia fondamentale per continuare a coltivare ambizioni europee. A ben vedere lo saranno un po’ tutte le gare che restano da qui alla fine del campionato, ma in Sardegna la Fiorentina ha bisogno di rispondere ai risultati delle altre, Roma in primis.
Per pensare al Betis Siviglia c’è tempo. Adesso conta dar valore al percorso in campionato. Con qualche scoria post Celje da smaltire e l’atavico problema di far gioco contro le squadre che si chiudono e ripartono. Il Cagliari è maestro in questo, Nicola sta preparando un 3-5-1-1 che più abbottonato non si può, con la solidità di Mina e Luperto in difesa. Sarà l’ennesima riprova, con Palladino che ha dichiarato di «voler dare un segnale, soprattutto a noi stessi» nell’affrontare certi tipi di partite. La prova Cagliari da questo punto di vista vale doppio. Squadra poco spettacolare e molto pratica, con giocatori esperti specialmente in difesa. Di certo non sarà Nicola a voler fare la partita.
Possibile che Palladino cambi qualcosa nel suo undici titolare. Rientrerà Pablo Marí in difesa, Comuzzo potrebbe dar fiato anche a Pongracic. A destra tornerà Dodo, Gosens potrebbe riprendersi la maglia a sinistra dal primo minuto. In odor di titolarità c’è Adli che potrebbe anche agire al posto di Fagioli, parso un po’ troppo frastornato nelle ultime uscite. Intoccabile Kean, accanto a lui duello Gud-Beltran.
C’è attesa anche per il viaggio che la Fiorentina farà verso Cagliari, con il presidente Commisso che ha dichiato di voler parlare del futuro con Kean. Il presidente lascerà Firenze il giorno dopo il derby con l’Empoli con la speranza di avere in mano la parola di Moise per almeno un altro anno viola.
Di
Alessandro Latini