La stagione 2022-23 è ormai volta al termine per la Fiorentina. Come di consueto, fine anno, tempo di pagelloni con l’analisi dei singoli
Finita la stagione 2022-23 è tempo di pagelle per la Fiorentina. Ecco le votazioni dei calciatori viola dopo aver ottenuto in Serie A l’ottavo posto, aver raggiunto ma perso la Finale di Coppa Italia e aver raggiunto e perso la Finale di Conference League. Dopo portieri, difesa e centrocampo è la volta dell’attacco:
CABRAL 6 I numeri parlerebbero per lui, con 17 reti stagionali, ma vanno contestualizzati. Tante difficoltà nella prima parte di stagione, un inizio di 2023 con gol a ripetizione, poi il nuovo calo nel finale. Fondamentale e decisivo nel cammino in Conference League, col gol al Twente nel playoff d’andata, una partita di grande sacrificio in Olanda, gol a Riga, doppietta a Braga, gol al ritorno col Braga, gol dell’1-1 a Sivas, gol dello 0-1 al Poznan, gol dell’1-0 col Basilea. 8 reti messe a segno anche in questa Serie A, tra cui quella da 3 punti a La Spezia, quella bellissima col Monza, il rigore all’Inter, quelle con Verona, Empoli e Cremonese nel periodo magico tra febbraio e marzo. A referto anche altre due reti con Sassuolo all’ultima e Atalanta al Franchi, oltre a quella di Cremona in Coppa Italia. Riassumendo: 2 mesi ad alti livelli, gli altri divisi tra qualche gol, tante gare impalpabili e scarsa incisività. Ok i progressi, l’impegno e la generosità. Ma se indossi la maglia numero 9 della Fiorentina…sarebbe lecito attendersi qualcosa di più.
JOVIC 5 Se non è flop poco ci manca. 13 gol e 5 assist non sono pochi, ma come per il brasiliano vanno anche questi contestualizzati. Nonostante il gol segnato all’esordio con la Cremonese, il suo avvio di stagione è stato difficilissimo, con gare su gare in Serie A senza quasi mai tirare in porta (con anche il rigore calciato sul palo con la Juve) alle quali non si può certo dire compensasse con pressing, movimenti, giocate o quant’altro. Meglio in Conference, con qualche gol segnato nel girone tra cui i due decisivi rifilati al Basaksehir e i due agli Hearts, ma anche tanti errori sotto porta, come con l’RFS a Firenze. Poi qualche piccolo e timido segnale di risveglio, tra i gol segnati a Braga, quello al Milan e quello al Torino in Coppa Italia. Poi qualche acuto come con Torino e Roma nel finale di campionato, ma anche tanti, troppi errori decisivi come con l’Inter in Coppa Italia. Per quelle che erano le premesse ci si aspettava decisamente di più.
IKONE’ 5 Alcuni tratti di stagione sono stati di ottima fattura, soprattutto nei giorni prima della sosta. Qualche lampo, tante partite insufficienti e qualche gara horror, come quella col Basaksehir. Solita pecca: la troppa inconsistenza sotto porta. Tanti gli errori sotto porta, con più conclusioni terminate in curva che nello specchio. Di pregevole fattura la rete all’Inter, molto bella quella col Verona all’andata, così come preziosa quella segnata al Torino in Coppa Italia. In gol anche a Salerno e con la Roma alla penultima, oltre che a Poznan. A referto, oltre a 6 reti, anche 8 assist, tra cui quello nella finale di Coppa Italia contro l’Inter e quello a Verona che permise a Barak di sbloccare una gara molto delicata.
KOUAME 6.5 Una prima parte di stagione da voti altissimi, una parte intermedia da desaparecido e un buon finale, tanto da guadagnarsi una maglia da titolare nella finale di Conference. Quando molte cose non giravano per il verso giusto ha tenuto in piedi la baracca con partite vinte quasi da solo, tra dribbling, assist, gol e prestazioni da applausi, un po’ da esterno, un po’ da prima punta. Chiude la stagione con 5 reti e 8 assist. Non male, nonostante dei limiti tecnici che, comunque, restano.
GONZALEZ 6.5 Se…non avesse avuto tanti, troppi problemi fisici, se non ci fosse stato il Mondiale di mezzo…e altri svariati se contraddistinguono la stagione di Nico. Quando c’è stato, in condizione, ha fatto sempre la differenza. Non per caso nel girone di ritorno, quando l’argentino è tornato, la Fiorentina ha avuto un rendimento da altissima classifica mentre in quello d’andata, con Nico quasi sempre out, è stata molto mediocre. A Basilea, Sivas, Poznan, col Twente all’andata, con la Lazio all’Olimpico, nella finale di Coppa Italia e in un’altra manciata di partite Gonzalez ha fatto quello che lui più volte ha detto fosse lecito aspettarsi: la differenza. La mancanza di continuità fisica, purtroppo, ha pesato. Ma quando sta bene…Chiude la stagione con 14 reti e 5 assist, tra cui quello per Bonaventura nella finale di Conference League, con uno dei suoi punti di forza: l’elevazione.
SOTTIL 5.5 A inizio stagione era apparso migliorato nel suo punto debole: l’ultima scelta. Benissimo col Twente, con assist, benissimo contro la Juventus all’andata, con assist, bene anche con la Cremonese alla prima giornata. Poi l’infortunio, il lungo stop ed un rientro difficile. Agli archivi resta quel gol col Lech Poznan che ha permesso alla Fiorentina di continuare ad inseguire il sogno europeo in una giornata che rischiava di farsi drammatica, ma anche quell’occasione sprecata in finale di Coppa Italia con un subentro a dir poco impalpabile.
SAPONARA 6.5 Alcune perle resteranno negli occhi di molti appassionati del gioco del calcio. Il gol a Riga, quello col Sassuolo e svariate giocate di una classe che in pochi hanno. 6 gol e 7 assist il bottino con chiude la stagione. Chissà che l’ingresso col West Ham non sia stato l’ultimo della sua avventura alla Fiorentina. E sarebbe un peccato.
BREKALO S.V. Preso a gennaio per tornare utile, soprattutto, in ottica prossima stagione, reduce da mesi di scarso impiego e con una condizione da ritrovare, ha messo a referto 393’. La fortuna non gli ha voluto bene, con 3 pali, ma la sensazione è che i mezzi ci siano.

Di
Gianluca Bigiotti