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Nelle mani di Terracciano: Pietro ora è insostituibile. Promosso Cerofolini, ma…

Con l’infortunio di Sirigu, ora non c’è più ‘concorrenza’ tra i pali: la speranza è che Terracciano possa reggere nel lungo tour de force

«Palla indietro a Terracciano/ e per questo non vinciamo»: e invece no, la Fiorentina ultimamente sta vincendo parecchio e la vecchia filastrocca dei tifosi – il possesso palla aveva annoiato tutti e i risultati non arrivavano – deve essere aggiornata. Nel frattempo Terracciano è diventato un po’ come Vlahovic ai tempi di Prandelli, insostituibile, perché senza nulla togliere a Cerofolini nella fase finale della stagione sarebbe meglio poter contare sull’affidabilità del portiere titolare. Il quale ha abbondantemente dimostrato di essere un diesel cannibale: partito in seconda fila contro Dragowski e Gollini, è riuscito con agilità a scalare la mini gerarchia conquistandosi il posto. Così scrive La Nazione.

TRIO. Il ko di Sirigu ha cambiato la prospettiva viola, che aveva puntato su un «concorrente diretto» di livello per garantirsi in caso di necessità un’alternativa a Terracciano. Ora anche il portiere non riceve più tanti palloni, ci sono soluzioni diverse per il possesso e di conseguenza anche Terracciano si è adeguato, dimostrando di avere intuizione nella scelta dei tempi. Dietro a Terracciano è stato promosso Cerofolini, sul quale il club viola ha puntato con fiducia. Poi il giovanissimo Tommaso Martinelli, classe 2006, titolare della Primavera e della nazionale Under 17: essendo nato a Bagno a Ripoli, il ragazzo viene considerato un inquilino ideale per il Viola Park.

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