Missione Conference, Commisso vuole entrare nella storia. Dominio e attenzione alle ripartenze

Formazione praticamente fatta, qualità in mezzo, Nico sulla fascia e Belotti davanti. Occhio ai contropiedi di El Kaabi

La missione greca è ufficialmente iniziata. Se i viola riusciranno a emulare gli spartani e a battere gli ateniesi lo sapremo soltanto domani, di sicuro il viaggio è partito con un obiettivo chiaro: riscattare la sconfitta di Praga un anno fa. E alzare al cielo una coppa europea attesa a Firenze da 63 anni, scrive il Corriere Fiorentino.

DOMINIO E ATTENZIONE. Guai insomma ripetere leggerezze in stile Igor sul gol di Bowen contro il West Ham. «Non dovremo giocare con la paura», dice il Gallo Belotti, campione europeo in carica con la Nazionale e uomo d’esperienza dello spogliatoio viola. La formazione nel frattempo è sostanzialmente fatta. Davanti ci sarà proprio Belotti, Beltran farà il trequartista, Nico l’esterno destro d’attacco, mentre ad Arthur e Bonaventura sarà dato il compito di cucire il gioco. Sarà insomma una Fiorentina d’attacco, che cercherà di dominare il possesso e ritmo, nonostante la risaputa abilità da contropiedista di El Kaabi e la capacità di mister Mendilibar (già l’anno scorso vincitore dell’Europa League col Siviglia) di incartare gli avversari.

PATRON. Ad Atene ci sarà anche Rocco Commisso. Il presidente viola parlerà alla squadra e seguirà la partita dalla tribuna. L’anno scorso a Praga rimase impietrito, stavolta spera in un epilogo diverso anche perché la conquista di un trofeo, a 21 anni dall’ultima Coppa Italia vinta dalla Fiorentina, lo farebbe entrare nella storia viola. In ballo poi ci sono anche soldi e prestigio: la vittoria della Conference vale l’accesso all’Europa League che l’anno prossimo sarà la più ricca di sempre. L’Atalanta ha guadagnato praticamente il doppio di quanto potrà mettere in tasca la Fiorentina dopo Atene.