Il countdown sta per esaurirsi, Fiorentina-Juventus è ormai alle porte per l’ultimo atto della stagione 2021-22. In palio per i viola c’è l’accesso all’Europa
Dimenticare Genova, archiviarla e riprendersi quanto sembrava ormai già preso prima di scendere in campo con la Sampdoria: l’Europa.
DENTRO O FUORI. Quella di sabato contro la Juventus è una gara da dentro o fuori per la Fiorentina. Che sia una ‘ciliegina’ da mettere sulla torta, o il ‘coronare un sogno’ come detto nelle ultime settimane da Vincenzo Italiano, il senso è quello. L’Europa non era in programma a inizio campionato, ma essere stati lì, arrivati lì, e buttare tutto alle ortiche sarebbe un peccato. Inutile ripensare alle occasioni gettate, come i ko con Udinese e Sampdoria, che possono tranquillamente fare il paio con prove eccellenti come col Milan (all’andata) o col Napoli (al ritorno). Altrettanto inutile sarebbe tornare su alcune scelte discutibili nel mercato invernale, sull’aver messo dentro alcuni elementi piuttosto che altri in alcune partite e chissà cos’altro. Mancano 90′, i giochi sono ancora aperti, e su tale scenario tutti avrebbero messo la firma a inizio stagione. Molto sta in come la Fiorentina chiuderà sabato sera, ma non tutto. Perchè già essere arrivati sin qui è un ottimo punto di partenza, che tale deve essere. A prescindere se sarà o meno Europa.
JUVE (B). Sarà una Juventus piena di giovani e alternative quella che si presenterà a Firenze sabato sera. Poco importa, visto che già nella gara d’andata di Coppa Italia Allegri dovette fare a meno di oltre metà rosa, ma riuscì in qualche maniera a vincere lo stesso. Le motivazioni potrebbero e dovrebbero fare la differenza, così come avrebbero dovuto farla a Marassi lunedì scorso o con l’Udinese al Franchi, due gare in cui la Fiorentina ha rimediato 8 reti al passivo e 0 punti. Servirà fame e testa alla squadra di Italiano, magari cercando di ripetere la prestazione messa in campo contro la Roma pochi giorni fa, piuttosto che nella disastrosa trasferta con la Sampdoria. In sostanza, se la Fiorentina vuole vincere la partita e andare in Europa, dovrà contare prima di tutto su sé stessa, piuttosto che su motivazioni o assenze degli avversari.
OGGI E DOMANI. Il momento è di quelli topici. In questi ultimi 90’ la Fiorentina si gioca una parte importante del proprio prossimo futuro. Andare in Europa, ovviamente, potrebbe permettere alla società di contare su maggiori introiti, ma darebbe al club viola anche maggiori responsabilità nel dover allestire una rosa fortemente competitiva, subito, piuttosto che andando per gradi. Da domenica ci sarà tempo per analizzare cosa non ha funzionato, cosa di più e cosa di meno, come intervenire e cosa fare, con la certezza che la crescita della Fiorentina sia solamente agli inizi, e non veda una qualificazione all’Europa (minore o ancor più minore) come propria massima aspirazione. La ciliegina può ancora essere messa, ma non è scontato. Provarci, però, è obbligatorio.
Di
Gianluca Bigiotti