Connect with us

Editoriali

Mattoncini, tasselli, bastoni e carote. Vanoli pensa all’oggi. Impossibile immaginarsi il domani

La Fiorentina è chiamata ad uscire dai bassifondi della classifica. Serve pensare giorno per giorno e partita dopo partita

O la Fiorentina svolta, oppure rischia concretamente di finire in Serie B. Non servono chissà quali calcolatori elettronici o statistici per arrivare a ciò. D’altronde, ad oggi, la squadra viola è ultima, evidenziando gravi difficoltà dietro, in mezzo al campo e davanti. Ovunque. Il rischio di retrocessione è altissimo se si fanno raffronti e si guardano precedenti. Risalire la classifica ed uscire (definitivamente) dalle ultime tre posizioni è decisamente complicato quando dopo 11 partite hai messo assieme appena 5 punti.

OGGI, DOMANI, IERI. Corretto, dunque, l’approccio che ha avuto Vanoli coi suoi, ribadendo l’esigenza di pensare partita dopo partita, mettere dei mattoncini con cui, pian piano, costruire la salvezza. Non si può fare altro se non pensare strettamente all’oggi, sapendo che il prossimo domani sarà fatto di sudore, battaglie e sacrifici. Non c’è spazio per i sogni di gloria, né per immaginarsi chissà quale futuro. Dal presente dipenderà tutto il resto. Anche il passato, ormai, è da archiviare senza starci troppo a pensare. Non ha funzionato sostanzialmente nulla nei mesi scorsi, con una serie di eventi e decisioni che si sono rivelati degli enormi errori. Ormai è evidente. Chi, cosa, come e perché abbia sbagliato serve a poco, almeno adesso. A maggior ragione in questa situazione.

TESTA. Come tirarsi fuori? Col lavoro. Partendo dall’innalzamento della soglia della fatica, con necessario aumento di intensità e semplicità/chiarezza sulle cose da fare. Non c’è margine d’errore. Le disattenzioni vanno ridotte al minimo, soprattutto dietro. Provare, insomma, a mettere un mattoncino dopo l’altro, o un tassello dopo l’altro, come detto metaforicamente da Vanoli e Goretti. L’aspetto mentale richiederà molto lavoro, con l’esigenza di (ri)dare fiducia a tutti ma anche di infondere umiltà in chi, forse, l’ha persa.  E’ il motivo principale per cui, quando le cose non funzionano, chi non è abituato a gestire le difficoltà finisce per esserne travolto, mentre chi ha consapevolezza e umiltà sa come tirarsene fuori.

BASTONI E CAROTE. Le dichiarazioni del neo tecnico viola offrono tanti spunti. Su tutti la volontà di scuotere giocatori che, sin qui, hanno fatto malissimo. Da Fagioli a Gudmundsson, ai quali la Fiorentina chiede tanto in più. O meglio, di dimostrare il loro valore. Tocca a loro capire come tornare determinanti, il primo capendo se stesso, il secondo capendo ciò che vuole Vanoli. Bastoni, carote, tasselli e mattoncini. L’oggi della Fiorentina è questo. Per tirarsi fuori dal tunnel in cui questa squadra è piombata non c’è altra ricetta: lavorare. Duro.

Click to comment
Iscriviti
Notifica di
guest

0 Commenti
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

0
Lascia un commento!x