Lontanta l’intesa tra Kean e Piccoli, il tecnico gigliato sta pensando di riproporre un attacco con il solo Moise, supportato da Gudmundsson
Less in more. In questo caso il riassunto sembra racchiuso qui. E il riferimento non può che andare all’attacco della Fiorentina. Fin qui super affollato e frequentato, ma in campionato di gol dalle punte non ne è arrivato nemmeno uno. Un dato preoccupante, specialmente in relazione al fatto che Pioli ha spesso calato tutta la sua artiglieria pesante. Ma nel calcio non c’è niente di scontato. Due punte (più all’occorrenza un trequartista) non sono sinonimo di gol a grappoli. La Fiorentina – purtroppo – lo sa bene. Kean+Dzeko, Kean+Piccoli, Gudmundsson+Kean, Gudmundsson+Kean+Piccoli, Gudmundsson+Kean+Dzeko. Formule tante, quella giusta è ancora un mistero. Ma rispetto a quanto detto e scritto dopo le prove di Kean in Nazionale (in coppia con Retegui) il sospetto che si è insinuato all’interno del Viola Park è che Moise per rendere al meglio abbia bisogno di agire da solo sul fronte offensivo. E di essere servito in modo diverso. In soldoni, come veniva utilizzato lo scorso anno da Palladino.
USATO SICURO? La Fiorentina non può perdere in alcun modo i 25 gol di Kean dello scorso campionato. Quando a ben vedere il tema tattico era piuttosto differente. Baricentro della squadra più basso, esterni (Dodo e Gosens) spesso e volentieri sul fondo a crossare. Tanto campo da attaccare in profondità per Kean, duelli individuali all’ordine del giorno. E uno strapotere fisico esaltato. Adesso lo spartito sembra diverso. Non siamo qui a giudicare quale filosofia sia migliore, ognuna ha pregi e difetti, ma la sensazione netta è che Kean si trovasse più a suo agio nella sua prima versione viola. Per questo Pioli sta riflettendo sul da farsi domenica a Pisa. Di esperimenti e tentativi ne ha fatti tanti. Probabilmente ne farà un altro, con Moise che agirà nuovamente da solo sul fronte offensivo e sarà supportato probabilmente dal rientrante Gudmundsson. Una soluzione che sembra andare sull’usato sicuro per tirarsi fuori da un momento complicatissimo. Atteso anche il ritorno della difesa a tre, per un 3-5-1-1 che dovrebbe disegnarsi all’Arena Garibaldi. Pioli proverà anche questa soluzione, l’evoluzione sul tema potrebbe anche essere una di albero di Natale, con Fazzini e Gudmundsson alle spalle del centravanti. Vedremo, di certo c’è che qualcosa di nuovo (vecchio?) deve esser proposto. Servono i gol delle punte. Serve ritrovare i gol di Kean. E adesso, più di tutto il resto, occorre rimettere lui a proprio agio.
Di
Alessandro Latini