Igor dovrebbe restare ancora fuori, davanti scalpita Gonzalez e non solo. L’avvicinamento al Twente, l’appuntamento più atteso
“Sì, abbiamo fatto delle scelte pensando a giovedì. Ho cercato di far riposare qualche ragazzo per averlo lucido e al 100% per giovedì. Non ho voluto rischiare anche perché qualcuno è un po’ acciaccato”. Lo ha ammesso anche Vincenzo Italiano, dopo Fiorentina-Cremonese, e del resto era abbastanza inevitabile. Sia per via di qualche giocatore ancora non al top di condizione, sia per l’importanza dell’appuntamento contro il Twente. Una data cerchiata in rosso da settimane nel calendario viola. Un avversario che non fa dormire sogni tranquilli. Non perché non sia alla portata della Fiorentina, ma perché si tratta di una squadra che pare già ‘in palla’, rodata. E perché in 180 minuti la squadra di Italiano si gioca già una bella fetta di stagione, senza ancora essere al top né nei singoli né a livello collettivo.
IN FORMA. Il Twente ha iniziato a fare amichevoli internazionali dal 3 luglio, rifilando 16 gol tra Nordjsaelland, Dusseldorf, Werder Brema, Schalke 04 e Bologna (4 vittorie e 1 pareggio). Quando gli impegni si sono fatti ufficiali, sono arrivate 4 vittorie su 4: due contro il Cukaricki in Conference, due con Nijmegen e Sittard in campionato, con 11 gol fatti e 2 subiti. Numeri, e prestazioni, che parlano di una squadra già in forma, pur con tutte le attenuanti del caso legate al livello degli avversari. Però sono fatti che confermano come la Fiorentina non sia stata certo fortunata al sorteggio di Nyon. Sarà comunque un bel banco di prova per la Viola di Italiano. La vittoria contro la Cremonese, nonostante sia arrivata grazie all’episodio finale, ha dato ulteriore spinta verso quest’impegno. La prima giornata, del resto, è stata complicata per tante squadre di alta classifica, e il fatto di aver portato a casa tre punti è stato comunque un ottimo segnale.
SOLUZIONI OFFENSIVE. E poi aspetti positivi ce ne sono stati. Soprattutto nella fase offensiva, con l’inventiva di Sottil, la capacità di colpire subito di Jovic, gli inserimenti di Bonaventura, l’ingresso in corsa di Mandragora che, al di là dell’episodio fortunato, ha dato impulso alla manovra. E poi Kouame, la risorsa che non ti aspetti: un giocatore che è parso ritrovato per determinazione e qualità nelle giocate. Una carta che può essere preziosa per Italiano, sia come quinto esterno che come attaccante aggiunto. Ma contro il Twente è soprattutto pronto a rientrare Nico Gonzalez, il giocatore chiamato a spostare gli equilibri davanti. E poi potrebbe toccare a Cabral, che vorrà rispondere al primo squillo di Jovic. Insomma, davanti le soluzioni sono tante, e comprendono anche Ikonè e Saponara.
LE DIFFICOLTA’ DI QUARTA. Semmai ancora indietro è parsa la fase difensiva. Come già emerso nelle amichevoli con Galatasaray e Betis. Amnesie, disattenzioni, soliti errori. Qualche campanello d’allarme di troppo. E il fatto che Igor probabilmente salterà anche la gara di giovedì non fa stare particolarmente sereni. Ecco, dietro la coperta pare corta. Perché Quarta, chiamato a sostituire il brasiliano, è parso lontano parente del giocatore capace di entrare nel gruppo della Nazionale argentina. Mentre Nastasic, mancino e in teoria sostituto di Igor, è rimasto ancora fuori, segno che progressi sulla sua tenuta fisica non ci sono stati. “Sotto tanti punti di vista l’ho visto diverso rispetto alle ultime uscite”, ha commentato Italiano su Quarta dopo la disastrosa prova con la Cremonese. “Prima della gara ho avuto un colloquio con lui. Deve capire che c’è fiducia, deve poter essere tranquillo di dimostrare le sue qualità”. Con il Twente dovrebbe toccare ancora a Quarta, dalle sue parti ci saranno l’esperto Van Wolfswinkel ma anche gli inserimenti della batteria di trequartisti (Rots, Misidjan e Vlap).
ESORDIO EUROPEO. E a metà campo? La fisicità di Amrabat può essere importante, la novità potrebbe essere Mandragora mezzala. Vedremo. Da capire se Zurkowski recupererà da quel piccolo problema accusato in occasione del gol domenica, mentre Duncan migliora e spera di avere minutaggio almeno a gara in corso. Il mercato, è noto, non ha portato fin qui quella mezzala in grado di dare qualità in mezzo al campo. Una mancanza che si è vista anche all’esordio stagionale. Da Bajrami a Barak, la Fiorentina fin qui non ha stretto su nessuno dei profili attenzionati. Un’attesa che si allungherà ancora. E allora Italiano dovrà affrontare l’impegno con il gruppo di Moena. Con diversi giocatori non al top, con un’amalgama di squadra da trovare. Un dentro o fuori in 180′ assolutamente delicato, un banco di prova importante anche per l’allenatore, all’esordio europeo. La Fiorentina si gioca tanto già nella gara di giovedì. Italiano è pronto a cambiare ancora in una serata da non sbagliare.
Di
Marco Pecorini