La Nazione - la Fiorentina alla ricerca della 'prova regina' in una partita che vale una stagione

Le parole di Kean, il ritorno al gol di Kean, la buona prestazione di Gudmundsson: oggi con il Verona serve una conferma

Rocco ha parlato. La Fiorentina è tornata a vincere, in Conference. Kean ha fatto gol e Gud ha giocato alla Gud. La raffica di indizi, adesso, ha bisogno della prova regina. Della riprova che vale la conferma e che possa finalmente emettere la sentenza che Firenze aspetta da tanto, ormai troppo, tempo. Ovvero che la Viola si è risvegliata e ha iniziato la sua risalita, scrive La Nazione.

PROVA REGINA. Sì, il giorno della ‘prova regina' è esattamente quello di oggi. Scena base e chiave, lo stadio Franchi. Ora esatta, le 15. Test decisivo: la partita con il Verona, che poi è anche il primo avversario da battere nella rincorsa alla salvezza. Scontro diretto fra due squadre disperate, il tema giusto e angosciante che accompagna la squadra di Vanoli alla partita, che dopo i segnali positivi vissuti fra Conference, rilancio di Kean e parole del presidente, vale davvero la stagione. Punto primo: la Fiorentina, lo dice la statistica, deve ancora vincere la prima partita in campionato. E, sempre per una questione di numeri, in classifica l'assenza di ‘blocchetti' da tre punti si fa sentire in modo indecente. Punto secondo: la salvezza è un percorso ancora possibile, ci mancherebbe, ma i risultati da qui alla fine del 2025 saranno la chiave definitiva per capire se il traguardo è possibile, probabile e raggiungibile, oppure… Punto terzo: il Verona gioca un calcio così e così, punta su idee tattiche non esattamente vincenti ma proverà a portare la partita sul piano del carattere. Della cattiveria. Della disperazione. Gorgo questo, dove la squadra di Vanoli non può permettersi di finire perché potrebbe andare a complicarsi la vita nonostante un tasso qualitativo della rosa che non vale l'ultima posizione in classifica.

RISPOSTE. Andiamo così in campo. Lì dove Vanoli cercherà di dare un seguito a quello che di buono che si è visto in coppa contro la Dinamo. La difesa, ad esempio, con quella soluzione ‘alternante' da tre a quattro o viceversa può concretamente segnare la svolta a livello tattico di cui la squadra viola aveva bisogno. Quindi il ruolo di Gudmundsson. Ruolo inteso come uomo in più in campo. Libero da schemi o guinzagli e proprio per questo dal rendimento (finalmente) di categoria, capace di diventare la guida di una Fiorentina dove la presenza di un regista (con Fagioli e Nicolussi Caviglia mai concretamente decisivi nel fare la differenza) potrebbe non essere più così obbligatoria o essenziale. Vedremo. Infine Kean. Vanoli lo ha voluto titolare in Conference per fargli riaccendere il motore della sua macchina da gol. E lui ha risposto presente. Oggi toccherà di nuovo a lui e alle sue zampate sottoporta prendersi la scena. Perchè oggi è il giorno della verità, della prova regina per dimostrare che la Fiorentina ha davvero deciso di ripartire. Di rialzarsi. Di vincere.