Diciamoci la verità: manca ancora poco meno di un mese alla ripresa del campionato e noi siamo già arcistufi. La nostalgia di Fiorentina si fa sentire sempre più e non basta certo un Mondiale (senza Italia peraltro) a colmare la voglia di calcio che da sempre caratterizza Firenze.
Un (magro) antipasto di viola arriva nel pomeriggio di oggi (ore 18), nell’amichevole contro i boliviani dell’Always Ready, la seconda dopo quella con l’Arezzo. Una squadra in tournée in Europa con l’obiettivo di mettere in mostra i giovani talenti, un impegno che si prefigura come poco impegnativo per gli uomini di Italiano ma pur sempre un’occasione per mettere minuti nelle gambe e oliare i meccanismi di squadra.
Al gruppo squadra si sono aggiunti Kouame e Barak, nel weekend è atteso il ritorno di Gonzalez, che però dovrà svolgere ancora diverse sedute di lavoro differenziato per recuperare dall’infortunio muscolare. I serbi rientranti dal Mondiale Jovic e Milenkovic sono attesi lunedì, mentre il polacco Zurkowski rientrerà qualche giorno dopo.
Chi invece il Mondiale continua a viverlo, e da protagonista, è Amrabat. Ieri il suo Marocco ha eliminato la Spagna ai rigori e il mediano gigliato ha sfoderato un’altra grande prestazione. Una prestazione arrivata nonostante i problemi alla schiena con cui ha dovuto convivere. Gli attestati di stima per il 26enne ormai si sprecano, che ora avrà il privilegio meritato di giocarsi un grande quarto di finale col Portogallo.
È indubbio che il centrocampista marocchino si sia messo in mostra in Qatar e che di conseguenza il suo valore di mercato sia nettamente cresciuto, ma è molto difficile che la Fiorentina lo lasci partire a gennaio. Anche perché, oltre alla perdita tecnica, vorrebbe dire vendere uno dei propri migliori calciatori a metà stagione per il secondo anno di fila. Certamente la Fiorentina lavorerà per strappare il rinnovo di contratto (con tanto di ritocco all’ingaggio) al centrocampista ex Verona, ma a prescindere da questo l’impressione è che sarà un’estate calda sotto il fronte Amrabat. D’altra parte, se le tentazioni per il calciatore fossero club come Liverpool e Tottenham, sarebbe difficile trattenerlo. Il gap tra queste società e la Fiorentina di oggi, che farebbe un’impresa se riuscisse a qualificarsi nuovamente per la Conference League, è davvero troppo.
Salvo clamorose storie di mercato, però, nel secondo tempo della stagione spezzata a metà dal Mondiale Amrabat sarà al centro del progetto sportivo di Italiano. A proposito di centrocampo, la Fiorentina è intenzionata a proseguire sul 4-2-3-1, ma sembra che i profili a cui la società sta guardando in entrata siano tutti da posizionarsi sulla trequarti. Sarebbe una mossa insolita, visto che nella posizione di trequartista la Fiorentina ha potenzialmente tre giocatori che si trovano a proprio agio a ricoprire la posizione da trequartista. E non sono nomi piccoli: Bonaventura, Barak e il rientrante Castrovilli.
La posizione più debole del reparto sembra semmai proprio quella al fianco di Amrabat. Il Mandragora visto fin qui non ha convinto a pieno, Maleh è pian piano sparito dalle gerarchie, mentre Duncan risulta sempre essere preziosa risorsa da quando Italiano è in panchina, ma si può certamente trovare di meglio. Magari un calciatore con caratteristiche più marcate da playmaker, visto che in un centrocampo a due un regista e un mediano come Amrabat non solo possono coesistere, ma si trovano a meraviglia (basti guardare la coppia gialloblù che formavano il marocchino e Veloso). A prescindere dalle parole di circostanza di Pradè, dopo il viaggio in Qatar di Burdisso e quello attuale di Barone, ci si attende qualcosa dal calciomercato di gennaio della Fiorentina. Non solo in uscita.
Con i Mondiali che pian piano stanno scivolando via, vedremo le mosse della società gigliata. L’anno scorso il mercato di riparazione della Fiorentina fu giocato d’anticipo (con però l’enorme colpo di scena finale…). Quest’anno ci si augura ci si possa ripetere con le tempistiche. Magari cercando di fare qualcosa di meglio nei nomi.
Di
Marco Zanini